JOE STRUMMER 21/8/1952 - 22/12/2002 "Walking it like he talked it" |
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Benedetta
fu la pioggia di Bologna
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in Bologna , ma non è la stessa cosa Ecco
quindi il Joe Strummer Corner; uno stand per lui, l'ultimo profeta del
rock 'n' roll. Una cosa realizzata dalla base, da noi, dai Radio Brixton
e dai Linea, insieme agli amici più fidati. Realizzata con le cose
di casa nostra : con i nostri dischi, i nostri video, i nostri poster,
le nostre magliette, i nostri videoregistratori, il nostro stereo, le
nostre casse, le nostre fotocopie, le nostre chitarre, il nostro microfono.
Una cosa, per quanto ci riguarda, ASSOLUTAMENTE ONESTA E TRASPARENTE,
ci teniamo a dirlo forte. Queste operazioni possono sempre essere lette
da diversi punti di vista : cosa c'è di veramente "Indipendente"
oggi quando ci sono di mezzo i soliti media ? Quale è il confine
fra la "promozione commerciale" e un ricordo veramente appassionato
? Campo minato, pieno di trappole. Senza tante menate : lo stand è
stato concesso, noi lo abbiamo gestito in perfetta autonomia. L'essenziale
a mio avviso è mettere dei paletti ove possibile e soprattutto
essere coerenti con se stessi. Fra qualche mese tutto sarà finito
e torneremo (speriamo!) a suonare (RadioBrixton + Linea) con assoluto
piacere nel mitico Centro Sociale Mattone Rosso di Vercelli. Ma questa
giornata rimarrà nella nostra testa per parecchio tempo soprattutto
per le cose di cui parleremo nel resoconto che segue. Insieme
nello stand - Combat Rockers United
L'arrivo
al Festival è di quelli un po' trafelati. Il gruppo di Milano (Linea
+ RadioClash) è in ritardo. Ci uniamo intorno alle 10,30 con i
Radio Brixton e andiamo di corsa allo stand per il montaggio del tutto
mentre la gente sta già entrando in buon numero. La mattinata è
bellissima,il cielo terso. Lo stand è spazioso, vicino a quello
della rivista RockSound. In circa mezz'ora tutto è già operativo.
Il Dj alla consolle (Tiziano) comincia a caricare musica dal primo dei
Clash, Beppe e Sandro sistemano le memorabilia : bellissimi poster (che
tanto interesse hanno suscitato fra i visitatori), copertine di dischi
e 45 giri, locandine di concerti
, gli altri (Enrico, Silvio, Gianmarco,
Daniele e Claudio) sistemano tutto il materiale in distribuzione sui tavoli,
compreso il videoregistratore che passa le immagini di "Rude Boy".
Arrivano subito diverse persone per chiedere info ,ritirare materiale
(è stata elaborata per l'occasione una sintetica brochure con la
bio di Joe e dei Clash, testi dei Clash e di Joe ecc..) , scambiare due
chiacchere, fare donazioni per Strummerville, l'associazione benefica
costituita dalla famiglia e dagli amici più stretti di Joe. Ci
sono incontri con chi segue RadioClash, tanti volti, tanta voglia di scambiarsi
opinioni ed esperienze. Un gruppo di scatenati ragazzi della provincia
di Nuoro hanno saputo del "Corner" e si sono fermati da noi
per molto tempo (grazie per le decine di birre offerte allo stand !!)
, due ragazzine sono rimaste fisse ai lati dello stand per ore, ripassando
a memoria i video e le canzoni dei Clash, un piccolo (si fa per dire
vista
la stazza) rudeboy da Padova frequentatore del sito dalla prima ora si
fa riconoscere, finalmente ci si vede!! La dolce Paola dalla provincia
di Firenze è venuta a Bologna solo per il "Corner" (grandioso),
per condividere con noi questa giornata di festa e ricordo. Poi altri
ragazzi e ragazze da Vicenza, da Varese, da Roma, da Ancona. Bellissimo!!
Cosa chiedere di più ? Alle 15,00 viene presentato (grazie a Vanessa
della Spin-Go) in anteprima nazionale "Streetcore", l'album
postumo di Joe Strummer. Emozioni a manetta fra i presenti , la voce di
Joe è meravigliosamente in evidenza, il disco è ottimo,
davvero.
Ci sono due chitarre in fondo sulla parete dello stand , avevamo detto "portiamole, non si sa mai". Basta un occhiata fra noi ed ecco pronto uno dei più improvvisati "unplugged" della "storia del rock". Come tutte le cose fatte di pelle diverrà il momento topico della giornata. Sandro dei RadioBrixton piglia il microfono che è servito per qualche annuncio, Gianmarco e Silvio dei Linea attaccano con le chitarre "White Man". Io mi sgolo insieme agli altri saltando come un ragazzino e l'atmosfera cresce. Arrivano decine di giovani che sanno a memoria testi ed accordi delle canzoni. In pochi minuti lo stand è stracolmo, l'aria vibra, feeling assolutamente positivo, carico di energia. "Old tunes" ? Vero, ma sempre maledettamente attuali. Mandiamo in sequenza "Bankrobber", "Stay Free", "Death Or Glory", "Career Opportunities" (suonata da due ragazzi che reclamavano a gran voce le chitarre), "Garageland", "Pressure Drop". Con "I Fought The Law" è l'apoteosi : cantano tutti (anche negli stand vicini a noi), ci sono un sacco di teste davanti a me, una ragazza filma tutto con una cinepresa (chi diavolo è, della Siae ?). Pugni levati per "White Riot " e "Guns of Brixton", coinvolgimento totale. Bellissima storia. Ci siamo presi il nostro tempo, abbiamo cantato e suonato insieme ai ventenni, abbiamo fatto la cosa più giusta che si potesse fare. Great, great, great. Emh tecnicamente non siamo stati proprio ineccepibili, ma siamo certi che zio Joe ci perdonerà.
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