JOE STRUMMER 21/8/1952 - 22/12/2002
"Walking it like he talked it"



"JOE STRUMMER CORNER"
Bologna, 7 Settembre - Independent Days Festival 2003

"Una giornata in memoria di Joe Strummer e dei Clash. Un angolo voluto, costruito,
gestito con vero entusiasmo da un gruppo di amici con i quattro cavalieri nel cuore"


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Da sinistra in alto: Dj Tiziano, Mauro, Daniele, Claudio, Enrico, Beppe, Sandro.

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Il Corner nel suo "splendore"

Benedetta fu la pioggia di Bologna
Quando sotto una pioggia torrenziale nel settembre 1999 avevo finalmente rivisto Joe sul palco dell'Independent , mi stava scoppiando il cuore dalla gioia . Lui era visibilmente felice, contento della calorosa accoglienza del pubblico italiano che non lo aveva dimenticato. Mica come qualche tempo prima in Germania, quando quegli sfigati di semi-punkettini con le creste fresco-inamidate lo avevano fischiato e gli avevano tirato i sassi perché volevano vedere gli Offspring !! (che poi in realtà lo difesero).
Fischi a lui, John Graham Mellor, che aveva mollato una famiglia tutto sommato benestante per finire a Londra a beccarsi gli sputi della scena punk 1976. Lui che aveva conferito al punk (almeno a quella che noi riteniamo essere la sua parte migliore) uno spessore politico e sociale. A Bologna no, c'era una bellissima atmosfera fra la gente quella sera. Si toccava il cuore con il pugno il vecchio Joe, era visibilmente emozionato dopo tanti anni passati nell'oscurità, anni in cui aveva cercato di proporre musica senza ricevere uno straccio di telefonata. Lì sotto il palco di Bologna, c'erano ventenni e quarantenni che ballavano e si muovevano insieme, uniti. Ritornai a casa tonificato, Joe era ritornato a suonare, il motore, seppur con qualche anno di troppo, ripartiva. Anche per me.
Nei giorni successivi quel concerto ho cominciato a maturare l'idea di mettere in piedi un sito italiano dedicato ai Clash ed a Joe Strummer. Qualcosa che servisse da collante, da punto d'incontro per tutta quella bella gente. Poi qualche ritardo, il lavoro, la famiglia ed ecco finalmente RadioClash on line : 1 maggio 2001 .

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Il Corner al "lavoro"
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Silvio (a sinistra) e Beppe
Two bass players but one soul!

Back in Bologna , ma non è la stessa cosa
Non avrei mai pensato di ritornare a Bologna, 4 anni dopo, purtroppo non per rivedere Joe dal vivo, ma per ricordarlo. Quando ho saputo del festival dedicato a Joe, mi sono detto : perché solo una semplice (pur benemerita) dedica ? Perché non una cosa concreta, fatta di persone, di materiale da vedere, da leggere, di musica da trasmettere e suonare, una cosa che possa appena degnamente ricordare un GRANDISSIMO come Joe Strummer ? Perché non provare a far conoscere alle migliaia di giovani di passaggio al festival la sua storia e quella dei Clash ?

Ecco quindi il Joe Strummer Corner; uno stand per lui, l'ultimo profeta del rock 'n' roll. Una cosa realizzata dalla base, da noi, dai Radio Brixton e dai Linea, insieme agli amici più fidati. Realizzata con le cose di casa nostra : con i nostri dischi, i nostri video, i nostri poster, le nostre magliette, i nostri videoregistratori, il nostro stereo, le nostre casse, le nostre fotocopie, le nostre chitarre, il nostro microfono. Una cosa, per quanto ci riguarda, ASSOLUTAMENTE ONESTA E TRASPARENTE, ci teniamo a dirlo forte. Queste operazioni possono sempre essere lette da diversi punti di vista : cosa c'è di veramente "Indipendente" oggi quando ci sono di mezzo i soliti media ? Quale è il confine fra la "promozione commerciale" e un ricordo veramente appassionato ? Campo minato, pieno di trappole. Senza tante menate : lo stand è stato concesso, noi lo abbiamo gestito in perfetta autonomia. L'essenziale a mio avviso è mettere dei paletti ove possibile e soprattutto essere coerenti con se stessi. Fra qualche mese tutto sarà finito e torneremo (speriamo!) a suonare (RadioBrixton + Linea) con assoluto piacere nel mitico Centro Sociale Mattone Rosso di Vercelli. Ma questa giornata rimarrà nella nostra testa per parecchio tempo soprattutto per le cose di cui parleremo nel resoconto che segue.

Torniamo per un attimo a noi del "Corner" : siamo stati degni nel ricordare monumenti come Joe ed i Clash? Sinceramente non lo so, anche se noi ce l'abbiamo messa tutta, compatibilmente con i nostri mezzi. Chi ci è venuto a trovare potrà giudicare dall'esterno e meno parzialmente. Ma personalmente ho trovato la giornata al "corner" fantastica, piena di orgoglio e di passione sincera, e tanto mi basta. E' un opinione condivisa da tutti i "ragazzi" che hanno partecipato allo stand : Enrico, Daniele, Gianmarco, Claudio, Silvio, Tiziano, Sandro, Giuseppe. "Dalle stesse madri noi, siamo nati insieme", dice una canzone dei Linea. Non aggiungo altro se non un grazie guagliù, grazie davvero.
Non potremo mai rimediare alla perdita immensa di uno come Joe, ma noi ci siamo diamine, siamo reattivi e pieni di voglia di fare anche a 40 anni, anche in questo paese.

Insieme nello stand - Combat Rockers United

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Il Clash tunes: inizia la festa
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Sandro e Beppe: Radio Brixton

L'arrivo al Festival è di quelli un po' trafelati. Il gruppo di Milano (Linea + RadioClash) è in ritardo. Ci uniamo intorno alle 10,30 con i Radio Brixton e andiamo di corsa allo stand per il montaggio del tutto mentre la gente sta già entrando in buon numero. La mattinata è bellissima,il cielo terso. Lo stand è spazioso, vicino a quello della rivista RockSound. In circa mezz'ora tutto è già operativo. Il Dj alla consolle (Tiziano) comincia a caricare musica dal primo dei Clash, Beppe e Sandro sistemano le memorabilia : bellissimi poster (che tanto interesse hanno suscitato fra i visitatori), copertine di dischi e 45 giri, locandine di concerti…, gli altri (Enrico, Silvio, Gianmarco, Daniele e Claudio) sistemano tutto il materiale in distribuzione sui tavoli, compreso il videoregistratore che passa le immagini di "Rude Boy". Arrivano subito diverse persone per chiedere info ,ritirare materiale (è stata elaborata per l'occasione una sintetica brochure con la bio di Joe e dei Clash, testi dei Clash e di Joe ecc..) , scambiare due chiacchere, fare donazioni per Strummerville, l'associazione benefica costituita dalla famiglia e dagli amici più stretti di Joe. Ci sono incontri con chi segue RadioClash, tanti volti, tanta voglia di scambiarsi opinioni ed esperienze. Un gruppo di scatenati ragazzi della provincia di Nuoro hanno saputo del "Corner" e si sono fermati da noi per molto tempo (grazie per le decine di birre offerte allo stand !!) , due ragazzine sono rimaste fisse ai lati dello stand per ore, ripassando a memoria i video e le canzoni dei Clash, un piccolo (si fa per dire…vista la stazza) rudeboy da Padova frequentatore del sito dalla prima ora si fa riconoscere, finalmente ci si vede!! La dolce Paola dalla provincia di Firenze è venuta a Bologna solo per il "Corner" (grandioso), per condividere con noi questa giornata di festa e ricordo. Poi altri ragazzi e ragazze da Vicenza, da Varese, da Roma, da Ancona. Bellissimo!! Cosa chiedere di più ? Alle 15,00 viene presentato (grazie a Vanessa della Spin-Go) in anteprima nazionale "Streetcore", l'album postumo di Joe Strummer. Emozioni a manetta fra i presenti , la voce di Joe è meravigliosamente in evidenza, il disco è ottimo, davvero.

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Combat Rockers United
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Three Horsemen

Ci sono due chitarre in fondo sulla parete dello stand , avevamo detto "portiamole, non si sa mai". Basta un occhiata fra noi ed ecco pronto uno dei più improvvisati "unplugged" della "storia del rock". Come tutte le cose fatte di pelle diverrà il momento topico della giornata. Sandro dei RadioBrixton piglia il microfono che è servito per qualche annuncio, Gianmarco e Silvio dei Linea attaccano con le chitarre "White Man". Io mi sgolo insieme agli altri saltando come un ragazzino e l'atmosfera cresce. Arrivano decine di giovani che sanno a memoria testi ed accordi delle canzoni. In pochi minuti lo stand è stracolmo, l'aria vibra, feeling assolutamente positivo, carico di energia. "Old tunes" ? Vero, ma sempre maledettamente attuali. Mandiamo in sequenza "Bankrobber", "Stay Free", "Death Or Glory", "Career Opportunities" (suonata da due ragazzi che reclamavano a gran voce le chitarre), "Garageland", "Pressure Drop". Con "I Fought The Law" è l'apoteosi : cantano tutti (anche negli stand vicini a noi), ci sono un sacco di teste davanti a me, una ragazza filma tutto con una cinepresa (chi diavolo è, della Siae ?). Pugni levati per "White Riot " e "Guns of Brixton", coinvolgimento totale. Bellissima storia. Ci siamo presi il nostro tempo, abbiamo cantato e suonato insieme ai ventenni, abbiamo fatto la cosa più giusta che si potesse fare. Great, great, great. Emh…tecnicamente non siamo stati proprio ineccepibili, ma siamo certi che zio Joe ci perdonerà.

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L'ormai storica "chitarra invisibile" di Mauro.

Un grande abbraccio a tutta la comunità Clash sparsa per la penisola e , per dirla alla Marino Severini dei Gang, tanta tanta tanta fortuna …perché ce la meritiamo !!!

Mauro Zaccuri