TRICKY
"Blowback" (Anti - Agosto 2001)

Brani :

(Excess - Evolution Revolution Love - Over Me - Girls - You Don't Wanna - Wonder Woman - Your Name - Diss Never - Bury the Evidence - Something in the Way - Five Days - Give it to 'Em - A song for Yukiko ).


Il cielo plumbeo di Bristol sembra allontanarsi dall'animo travagliato di Tricky.
Non è facile dire in assoluto se sarà un bene o un male. Di certo questo lavoro segna un passaggio importante dell'artista inglese. Ed è a mio avviso un primo passaggio riuscito.

In "Blowback", giunto dopo la firma con la Anti ( label del "giro" Epitaph), le atmosfere si fanno più sciolte, energiche, positive, in sintesi : più accessibili. Il tocco artistico dell'angelo nero di "Maxinquaye" riecheggia ancora nella personalità oscura di alcuni brani, ma il segno dell'album svolta verso l'hip-hop, l'hard-funk, il ragga, ed addirittura verso il pop.
Gli ospiti del disco evidenziano il desiderio di Tricky di "alleggerire" con intelligenza lo spessore della sua musica : Alanis Morrisette, un pezzo dei Red Hot Chili Peppers, Cindy Lauper. Il sound si sgrana acquisendo in molti casi (fatto salvo per gli episodi troppo Red Hot ) una luce viva, pulsante ed intensa , pesante quando serve, ma mai opprimente.

Che lo spirito di Tricky sia ancora vivo e pronto ad affermare la propria indipendenza, ce lo dice immediatamente l'immagine di copertina (vietata la sua esposizione fra i cartelloni pubblicitari di Hollywood) dove la pratica del blowback (al fumo di cannabis) è ben esplicitata.
La musica decolla in partenza con "Excess" bel pezzo dal ritmo dance style serrato e figlio del miglior passato, proseguendo con "Evolution Revolution Love" affascinante nella sua semplicità melodica e con "Over me" dove imperano gli inserti ragga di Hawkman.
Con "Girls" e "Wonder Woman" ci immergiamo (fin troppo) in atmosfere Red Hot con Frusciante e Flea a menare la danza, mentre le cadenze da cantilena elettronica (con synth alla Gary Numan) tracciano il profilo di "You don't wanna".
"Your name" , dolce filastrocca dal tappeto musicale melodico e controllato, introduce "Diss Never", un bel pezzo ragga, e la bellissima "Bury the Evidence" dove a riemergere è il lato dark di Tricky, con contorni epici e travolgenti di chitarre al limite del metal.
La cover dei Nirvana, "Something in the Way", viene stravolta e resa minimale ed elettronica, mentre l'ottima "Five Days" , con Cindy Lauper al canto, ci riporta alle cupe atmosfere bristoliane.
Chiudono l'album l'incalzante e serrata "Give it To 'Em" e "A Song for Yukiko" impenetrabile e severa. (seguono due bonus tracks che mixano dub ed elettronica con remix di "Evolution Revolution Love")

Disco variegato ed interessante, questo Blowback. Un lavoro che Tricky ha voluto fortemente nel segno della discontinuità con il passato, prestando il fianco alle critiche dei fans più intransigenti. Ma forse questo è il prezzo da pagare per mantenere un' ispirazione in grado di produrre nuovi percorsi musicali e nuove opportunità artistiche.

Mauro Zaccuri

Voto : 7