Sei emozionato per l'uscita della riedizione di "London Calling"
?
Sono interessato, certo. Mi interesserà ascoltare di nuovo alcuni
dei pezzi inediti e vedere che tipo di reazione avrà la gente
su di essi. Si, è una cosa piacevole. Sono passati 25 anni e
la gente è ancora interessata. E' una cosa davvero piacevole.
Sono molto orgoglioso di questo. Vorrei solo che Joe fosse qui. Abbiamo
fatto qualcosa 25 anni fa, ci abbiamo messo i nostri cuori e la nostra
anima e tutto ciò è ancora oggi apprezzato, ti rendi conto
? La gente apprezza ancora oggi ciò che abbiamo fatto 25 anni
fa. Ho aperto un festival musicale giù a Dover e tutti questi
ragazzi della scuola primaria, non sto esagerando, erano venuti per
dirmi : "Sei tu il Topper Headon dei Clash?".
"London
Calling" fu concepito in qualche modo come una reazione a "Give
'Em Enough Rope" ?
Possibile
. Voglio dire, mi è piaciuto registrare "Give
'Em Enough Rope" perché era la mia prima esperienza, ma
so che Mick e Joe si sentivano un po' limitati dal produttore Sandy
Pearlman; fu per questo che diedero l'incarico a Guy Stevens. Ma no,
veramente non penso che fu per questo. Penso solo che il punto fosse
che noi volevamo fare un album doppio, volevano fosse coinvolto Guy
Stevens, perché era stato coinvolto prima che io entrassi a far
parte della band; aveva prodotto alcuni dei primi demo. Attraverso il
materiale dell'album si può dire che la band si stava evolvendo
continuamente. Non fu una decisione per andare contro qualcosa che si
era fatto in passato. Il primo album fu registrato e fu ben recepito,
il secondo album fu prodotto decorosamente; penso che fu più
una progressione piuttosto che una reazione rispetto a "Give 'Em
Enough Rope", per dirla onestamente.
Se
tu potessi avere la possibilità di tornare indietro nel tempo
e potessi parlare al giovane Topper che si apprestava a fare "London
Calling", cosa gli diresti ?
"Divertiti. Gusta il successo del tuo lavoro". Mi sono perso
con le droghe e l'alcool. Penso che "London Calling" fu l'ultimo
album che
Bene, ognuno ci sguazzava nelle droghe, ma quello fu
l'ultimo album in cui posso dire di aver messo la musica prima della
droga. Così ci sono poche parole da dire circa quel periodo riguardanti
me stesso. Ma a quell'età non avrei ascoltato nessuno. Si impara
dai propri errori, non è vero ? Guarda Pete Doherty dei Libertines.
Qualcuno mi ha detto :"Perché non gli dici qualche parola?".
Ed io ho risposto : "Perché lui è là fuori".
Io mi sono "pulito" effettivamente solo due anni fa, ognuno
di noi deve correre la propria corsa.
Quale
pensi sia stata la tua personale influenza sull'album ?
Quando all'inizio mi unii alla band, loro mi diedero forti emozioni,
ma musicalmente pensavo, "li seguirò per un anno e poi mi
rimetterò a suonare in giro jazz e funk e tutto quel tipo di
musica che amo". Ed in quel periodo facemmo "London Calling",
ebbi così la possibilità di fare tutto questo con la stessa
band, di suonare tutto i miei generi preferiti, la possibilità
tutte le percussioni. Così per me, anche se mi fece molto piacere
registrare "Give Em
", "London Calling" rappresentò
la possibilità di mettere in mostra tutti i miei stili preferiti.
Fu un lavoro prezioso anche per Mick e Joe perché capirono che
avrebbe potuto scrive pezzi funk, soul, o anche qualcosa di jazz, e
capirono anche che avrebbero potuto suonarlo. Fu un grande periodo perché
stavamo molto insieme ed amavamo davvero quello che stavamo facendo.
Metti
a fuoco la sezione ritmica. Tu e Paul Simonon eravate un'unità
compatta ?
Ok, tu sai che Paul imparò a suonare il basso con la band? Al
tempo non apprezzavo davvero tutto questo, ma col senno del poi si rivelò
una cosa brillante, perché avevo la possibilità di fare
ciò che volevo con i tempi, sapendo bene che Paul non avrebbe
potuto improvvisare con il basso. Lui poteva solo stringersi intorno
al tempo, seguirlo con il basso. Adesso che sono un po' più vecchio
e saggio, in quei tempi pensavo che potesse essere divertente suonare
con quel tipo di bassista-lampo, posso dire che se non fosse stato per
la crescita di Paul non avrei potuto suonare la metà delle cose
che ero capace di fare con la batteria. Noi quattro ci completavamo
a vicenda, e probabilmente in quel periodo non realizzammo subito questo
fattore.
Sei
stato riconosciuto come la persona che ha scritto "Rock The Casbah",
anche se ancora viene accreditato a Strummer/Jones. Quali sono le tue
impressioni su questo ?
E' tutto a posto. Era un vecchio riff sul quale stavo lavorando con
il piano, solo una vecchia sequenza di accordi, e la portai in studio,
penso fossimo all'Electric Ladyland. Noi stavamo lavorando a New York
e portai questa melodia in studio dove c'era Mick Jones, ma mancavano
Joe e Paul. Così ho detto all'ingegnere del suono "Senti,
ho questa idea
". Così ho suonato il pezzo di batteria
per prima cosa, poi il piano, e, visto che gli altri non c'erano, ho
suonato anche il basso ed un po' di percussioni. Quando arrivarono,
erano già stato fatto tutto. Dissi : "Ok questa è
una mia idea", e loro risposero "E' brillante, lasciala così
com'è", così abbiamo solo dovuto collegare il registratore!
Joe si allontanò e andò in bagno per circa 20 minuti,
e scrisse le parole. Fatto. Si realizzò tutto semplicemente.
Ognuno sa che l'ho scritto io quel pezzo, ho preso soldi per questo.
Chi conosce la storia dei Clash sa che ho scritto "Rock The Casbah"
ed anche, per essere onesto, che è il solo brano che ho scritto.
Detto questo mi sembrerebbe puerile, salire sul podio più alto
e dire "Ho scritto io il pezzo", non trovi?
Ho
letto che le truppe militari americane suonano ancora "Rock The
Casbah" mentre sono nel Golfo. Non trovi che esse rappresentino
tutto ciò che i Clash hanno combattuto durante la loro storia?
Si certamente, è chiaro che è così, ma ancora una
volta tutto è successo oltre 20 anni fa. Magari fra 10 anni potrebbero
andare in guerra suonando un pezzo di John Lennon, non si può
sapere. E' certo che tutto ciò è contro quello in cui
credevamo, ma al tempo della guerra del Golfo i Clash si erano già
sciolti da 10-15 anni.
Ti
è piaciuto andare in America con la band ?
Si, mi è piaciuto. I amo l'America. Mi piace andare in tour.
Mi piace anche fare dischi, ma, per me, essere in tour, per strada,
è la cosa migliore, ed ovviamente essere "on the road"
in America è una esperienza incredibile. Per le intere 24-ore
ti puoi dedicare a cibi squisiti, per 24-ore puoi frequentare bar e
ristoranti
Venire da Londra senza essere mai stato negli States
prima, ed andarci in tour con la propria band vuol dire passare momenti
fantastici. Sfortunatamente sono stato coinvolto troppo da vicino con
la droga e quel genere di cose, e questo è motivo di rammarico.
Se ho un rammarico è quello di non essere riuscito ad evitare
il coinvolgimento con eroina e cocaina.
Sei
stato coinvolto con le droghe nel periodo in cui Joe dal palco cantava
enfaticamente contro l'uso delle droghe pesanti.
La cosa è, come sai, che sono due anni che mi sono "pulito"
definitivamente dalla droga, e adesso credo che uno nasca con la propensione
al vizio, alla dipendenza. Voglio dire che ogni persona che ho conosciuto
in vita mia ha preso sbornie, consumato un po' di cocaina, fumato un
po' o cose simili, ma quando tu sei dipendente da qualcosa, tutto questo
ha un effetto diverso. Se ricordo la prima volta che ho bevuto, mi viene
da pensare adesso che ero già un potenziale alcolizzato. Ha avuto
un effetto diverso su di me; fu qualcosa che mi spinse a pensare di
doverlo fare costantemente. Fu lo stesso con le droghe. Ognuno nella
band ha avuto qualche piccolo incidente di percorso con questa specie
di cose, ma io fui il solo a farle diventare un vero problema.
E'
questo che cominciò ad impedirti di esibirti con la band ?
Si, è quello che è successo. Alla fine la band non ebbe
altra scelta che sbarazzarsi di me, perché ero completamente
fuori e non riuscivo a capire che avevo un problema che riguardava me
stesso.
Così
adesso pensi che il tuo allontanamento fu giustificato?
Oh si, assolutamente. E' sempre qualcosa che fa molto male, capisci
? Ma gli altri non avevano altra scelta. Loro provarono a parlarmi in
qualche occasione : "Devi fermarti". Come ho detto ognuno
ha avuto un po' di problemi con ogni cosa, ma io pensavo che ero nella
loro stessa situazione, ma non era così. Pensavo : "Tutti
noi beviamo", ma ero l'unico a bere fino all'eccesso per tutto
il tempo. Quando abbiamo preso l'Ivor Novello un paio d'anni fa, fu
una cosa davvero piacevole. Noi quattro c'eravamo tutti a ritirare il
premio, e ci trovammo in quattro nella stessa stanza dopo circa 16 anni
o qualcosa del genere. Abbiamo speso 10 minuti a chiederci scusa reciprocamente
e poi ci abbiamo riso su pensando che eravamo solo dei giovani ragazzi
al tempo. Eravamo giovani ragazzi con il mondo ai nostri piedi e ci
relazionammo con questo fattore in modi differenti. Stavamo per essere
introdotti nella Rock'n'Roll Hall Of Fame e volevamo fare qualche pezzo
in quella occasione, poi Joe è scomparso. Dopo i Clash, ho suonato
nella originaria line-up dei B.A.D, quindi ho lavorato con Joe ed anche
con Paul Simonon quando provò a rimettere insieme gli Havana
3am. Fondamentalmente non diedi loro molta scelta se non quella di estromettermi
dalla band, ma noi non abbiamo mai davvero perso la nostra amicizia.
Hai
detto che eravate pronti a fare qualche pezzo alla cerimonia della R'n'R
Hall Of Fame. Questo vuol dire che stavate provando praticamente insieme?
No, ne avevamo solo parlato. Sapevamo di dover andare insieme negli
States per la cerimonia ed abbiamo pensato di fare qualcosa di bello
e di suonare 2-3 pezzi in quell'occasione. Era una cosa che avremmo
dovuto fare a breve, poi ci fu la tragica notizia che riguardava Joe.
Ti
ricordi dov'eri quando hai appreso per la prima volta la notizia ?
Si perfettamente, stavo suonando quella sera, penso fosse il 22 dicembre
e stava suonando un concerto natalizio giù a Dover. Johnny Green,
ex tour manager dei Clash, era lì a seguire il gig. Ho ricevuto
un messaggio telefonico di Mick Jones, e la mia famiglia venne nel pub
e mi disse che Jones voleva che gli telefonassi con urgenza. Guardai
Green e chiesi a lui di telefonare a Mick dicendogli che lo avrei chiamato
subito dopo il gig. Fu una scelta corretta, perché se avessi
saputo saputo prima dell'accaduto, non avrei potuto suonare in concerto.
In ogni caso dopo sentii direttamente Mick telefonicamente che mi diede
la tragica notizia.
Quale
pensi sia stata la miglior qualità di Joe Strummer come amico
?
Lealtà. Aveva diverse qualità. Parlava come viveva davvero.
Era sempre lì se avevi bisogno di supporto e di affetto, e penso
che con il gesto dell'estromissione dai Clash lui avesse voluto darmi
darmi proprio quelle cose. Quando ho ricominciato a rimettermi insieme
ho lavorato con lui ancora. Mi manca molto, ho pensato a lui molte volte.
Mi passa per la testa e mi dico : "Vaffanculo se n'è andato".
Sono stato fortunato, sono andato a vederlo suonare allo Sheperds Bush
Empire, qualche mese prima della sua morte. Fu bello poter scambiare
con lui qualche parola nel back stage. Ma è la vita. Sempre appassionato
in tutte le cose che lo coinvolgevano. Si era appassionato anche alla
causa delle Fire Brigade Union poco prima di morire, quando lui e Mick
salirono insieme sul palco per il gig benefico. Lui fu sempre un appassionato,
ebbe sempre una causa per cui lottare e combattè sempre dal suo
angolo. Era una di quelle persone che si pensa possano essere sempre
in giro, che si possano incontrare ovunque. Ti dico che il primo pensiero
che mi è passato per la mente quando ho appreso della sua morte
fu : "Fanculo, avrebbe dovuto toccare a me".
Era un vegetariano, non prese mai droga per vena, cosa che io ho fatto,
eppure lui se n'è andato. E' stato questo il sentimento, questo
specie di senso di colpa che gira intorno, ma, come puoi capire, è
solo una delle cose che ho provato.
Nota
RadioClash : Se qualcuno volesse andare a stringere la mano al grande
Topper lo può trovare al Dublin Man O'War, un pub di Dover, al
110 di Lower Road. Suona lì con una certa regolarità.