"THE CLASH. PHOTOGRAPHS BY BOB GRUEN"

Edito da : Vision On Publishing - London
Pubblicato nel Settembre 2001
Costo : 41,75 Sterline comprese le spese di spedizione

Per ordinare il libro : www.bobgruen.com




Introduzione di Bob Gruen (Traduzione RadioClash)

I Clash furono un vero "gruppo immagine", nel senso che erano consapevoli dell'importanza del look a tutto tondo : nello show, nei vestiti, nell'atteggiamento.
Ogni cosa intorno al gruppo veniva vista come arte, anche l'ambientazione live era altrettanto importante, il palco "doveva dire" qualcosa ….così potevi vedere, per esempio, raffigurato uno squadrone di bombardieri che sembrava volare sopra il gruppo.
Joe Strummer era un animato performer, che si lasciava cadere sulle ginocchia o stringeva le mani contro la fronte, un performer eccezionale.
Simonon è stato uno fra i ragazzi con il miglior look sulla scena del rock, ed anche Mick Jones era un musicista spettacolare.
Quando lui e Paul correvano lungo il palco in opposte direzioni saltando in aria, apparivano assolutamente sbalorditivi. Quando si cercava di fare loro una foto, era difficile capire cosa avrebbero fatto successivamente.

Ho avuto un fantastico accesso al gruppo. Ho cercato di diventare come un elemento naturale nella vita del gruppo : ho caricato la mia macchina fotografica e ho detto "posso fare qualche scatto ?", ed in dieci minuti ho ripreso tutto.
Sono arrivato a Londra nell'ottobre 76. Vivienne Westwood e Caroline Coon mi portarono a vedere i Clash ; era il secondo show al ICA e scattai un paio di foto. Pensai che fossero potenti ed eccitanti.
Non ritornai a Londra se non un anno dopo. Chiamai la Cbs, la loro casa discografica, per sapere dove erano finiti. La CBS non era interessata alla cosa : "I Clash sono fuori dal controllo, non possiamo lavorare con loro", dissero.
Ma mi diedero anche la notizia che il gruppo avrebbe suonato la sera stessa a Glasgow. Così volai lì. Appena arrivato andai al loro hotel ed incontrai Mick e Paul alla reception.
Mick disse : "Ah…tu sei quel ragazzo da New York". E Paul aggiunse "Stai attento a noi perché siamo degli stronzi". "Si vede" risposi. E da quel momento diventammo amici.
La loro musica non era solo la rappresentazione di uno stato di rabbia, ma si elevava a livelli superiori, esaminando soluzioni suggestive.

I Clash sembravano distanti dall'atteggiamento serioso di altri gruppi che ho incontrato.
Fui immediatamente impressionato per la loro grande apertura nei confronti dei fans, essi davano la massima attenzione ad ogni contatto con loro, e se in una conferenza stampa la discussione non veniva completata, loro la continuavano con i ragazzi nel loro hotel.
I Clash raggiunsero i fans facendo le cose che essi volevano facessero. Potevano capire questo perché hanno sempre parlato con il pubblico dando sempre la massima disponibilità.
Altre bands affittavano guardie del corpo per tenere lontani i fans ; i Clash discutevano con la sicurezza impiegata dai locali dicendo : " i fans non devono entrare furtivamente, siamo noi a portarli dentro". E portarono nel backstage 50 fans. Allo Shea Stadium fecero entrare nei camerini 150 persone e gli addetti alla sicurezza vigilavano affinché tutto filasse liscio.
I Clash non dimenticavano mai cosa voleva dire essere un fan. Per aprire i loro concerti negli States utilizzarono gente come Bo Diddley e Lee Dorsey. I Clash erano infatti loro stessi fans di questi artisti.

I Clash erano una cosa vera, l'unica band che aveva importanza : essi furono i migliori, un gruppo che non ha mai dimenticato le proprie radici. Si preoccupavano del loro pubblico e cercavano di offrire loro buone performance live che avessero insieme coscienza morale ed entusiasmo.
Per me è stato fantastico lavorare con loro.

Bob Gruen - New York City 2001


Il libro fotografico di Bob Gruen è semplicemente stupendo.
Ci sono molte foto inedite insieme ad altre più conosciute che ricreano le atmosfere del primo punk (1976-77) fino ad arrivare alle adunate da brividi dello Shea Stadium nel 1982.
In mezzo di tutto : dai live shows , alle foto fra amici, dal pubblico con i sacchi a pelo del Bonds in Times Square a Manhattan, alle foto nel backstage.
E poi un sacco di foto con artisti : Stiv Bators, Yan Dury, David Johansen, Andy Warlow, Johnny Thunders, Debbie Harry, Chris Hynde…
Molte anche le curiosità come le immagini del concerto alla Notting Hill's Acklam Hall il giorno di natale del 1979. Il live si svolse in questo piccolo locale zeppo di gente, e fu un modo per ribadire l'attaccamento alle proprie radici.
Una frase di Kosmo Vinyl riassume bene questo spirito : " La Westway rappresenta per i Clash ciò che Trenchtown rappresenta per i Wailers. Un posto fisico e spirituale".

Bob Gruen ha catturato lo spirito dei Clash. Non perdete questo libro.

Mauro Zaccuri