BIG
AUDIO DYNAMITE
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Discografia: This
is Big Audio Dynamite ( 1985) |
Line
Up: La formazione dei B.A.D. ha subito nel tempo diversi avvicendamenti. Quella sotto indicata è la line-up più recente a nostra disposizione : Mick Jones - Voce e Chitarra Daryl Fulstow - Basso Mick Custance - DJ & Voce Andre Shapps - Tastiere Bob Wond - Batteria Joe Attard - DJ Precedentemente avevano fatto parte dei Big Audio Dynamite : Don Letts - Tastiere, Voce Leo Williams - Basso, Voce Greg Roberts - Batteria, Voce Dan Donovan - Tastiere, Voce Gary Stonadge - Basso, Voce Nick Hawkins - Chitarra, Voce Chris Kavanagh - Batteria, Voce |
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Mick
Jones, l'architetto del suono Clash, talentuoso arrangiatore e musicista,
colui il quale aveva spinto la band verso orizzonti musicali densi di black
music nelle sue forme più moderne e spregiudicate. Mick Jones , che dopo Combat Rock, dopo l'ennesimo contrasto con Strummer circa il futuro musicale del gruppo, lascia la band definitivamente sul finire del 1983. E' la fine dei Clash , del loro mito. Nel 1984 Jones forma la prima versione dei Big Audio Dynamite includendo nel gruppo Don Letts (collaboratore dei Clash in Sandinista, disc-jockey, videomaker, regista ) agli effetti , Leo Williams al basso, Greg Roberts alla batteria , Dan Donovan alle tastiere. Il sound del gruppo poggia le sue radici in Combat Rock e si immerge in un impasto di sonorità care al "nuovo" Jones : rock'n'roll, hip hop, campionamenti, reggae, funk, dance. Nel 1985 viene realizzato il primo singolo dei Big Audio Dynamite : "The bottom line", un bel pezzo con accordi di chitarra inseriti su basi campionate di batteria elettronica. Nello stesso anno esce l'ottimo primo disco della band, "This is Big Audio Dynamite", che include altri brani di livello come la raffinata e coinvolgente E=MC2 , la dolce ed ottimamente arrangiata Medicine Show, il reggae-blues di X Party. Il debutto è veramente interessante, effervescente, innovativo, Jones prende il meglio degli ultimi Clash e guarda verso il futuro, un futuro fatto di hip hop, campionamenti, di elettronica che parla al cuore. Sempre nel 1985 i superstiti dei Clash (Strummer - Simonon ) pubblicano "Cut The Crap", ed il risultato è mortificante. Invece per Mick Jones il riscontro commerciale e di critica a "This is B.A.D." è molto buono. Il 1986 è invece l'anno dei chiarimenti e del ricongiungimento con Joe Strummer. I due lavorano insieme sul nuovo disco dei B.A.D, "N.10 Upping Street" (Strummer è anche co-produttore del lavoro) ed il risultato finale è certamente ancora di buon livello, anche se complessivamente un gradino sotto l'album di esordio. Convincenti soprattutto il singolo "C'Mon Every Beatbox" con un bell'attacco stile punk ed una ritmica incalzante, "V.Thirteen" dove le aperture ed i ritornelli sono di clashiana memoria , la stupenda "Sightsee M.C." con intro di chitarra ispanica, echi di voci ragga e sezione ritmica campionata, e "Bedrock City" la cui dub-version diventa un hit nei dance club americani. |
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L'anno
successivo, il 1987, è l'anno delle grandi performance live. Mega tour negli
States , con due settimane non-stop a l'Irving Plaza a New York e 5 concerti
al Roxy di Los Angeles. Tour anche in Brasile, in Europa al fianco di U2
ed Eurythmics, concerto anti-apartheid a favore della liberazione di Nelson
Mandela a Londra. Nel luglio del 1988 esce il terzo album, "Tighten Up Volume '88", la cui copertina è realizzata dall'ex Clash Paul Simonon, dal talento grafico riconosciuto. Sin dalla scelta del singolo, "Just Play Music", si avverte una svolta funky-dance nella musica dei B.A.D., quasi a voler cercare il grande successo commerciale. Francamente , a parte l'episodio rock di "Other 99", non c'è molto da salvare in questo nuovo lavoro. Il talento compositivo di Jones, la brillantezza dei suoi arrangiamenti questa volta sembrano persi nei meandri di un sound privo di quella marcata identità dei primi due dischi. Ma è salute fisica di Jones a preoccupare. Una fortissima polmonite lo tiene infatti per sei mesi in ospedale fra la vita e la morte. Superata fortunatamente la crisi, Mick si rituffa nella sua musica. Ed il risultato è l'uscita , nel settembre 1989, di "Megatop Phoenix", prodotto dallo stesso Mick Jones e da Bill Price (altro volto noto - produttore di London Calling), destinato ad essere l'ultimo lavoro della line-up originale dei B.A.D. Megatop è un buon album ancora influenzato dal funky-soul e dalla dance, ma più coeso rispetto al lavoro precedente. Anche qui non mancano i tappeti ritmici elettronici, i synth , i campionamenti. Belle le trame melodiche di brani come "Contact" e "Free". Brani che rimangono in testa pur senza risultare particolarmente originali nella loro struttura compositiva. In particolare "Free" viene scritta per il film "Flashback" nel quale compare Dennis Hopper. Sul finire del 1989 la band perde pezzi importanti. Lasciano il gruppo per altre esperienze musicali Don Letts, Leo Williams, Greg Roberts e successivamente Dan Donovan. Sono perdite importanti, un capitolo fondamentale della storia dei B.A.D. si è concluso. Nel 1990 Jones appare in un album degli Aztec Camera, pop-band inglese di buon livello. Alla fine dello stesso anno si formano i Big Audio Dynamite II , con l'ingresso di Nick Hawkins (chitarra), Gary Stonadge (basso) e Chris Kavanagh (batteria). La nuova band prova a "cementificare" il proprio sound attraverso una tournee in Europa. Si comincia dall'Inghilterra , poi Amsterdam (dove verrà registrato parte del bootleg denominato Ally Pally Paradiso), Francia ed anche Italia. ( Per la verità non tutte le performance dei nuovi B.A.D in rodaggio sono un successo, anzi. Si hanno testimonianze dirette di un modesto concerto tenuto al Rolling Stone di Milano nel 1990, dove il grande talento musicale di Mick Jones, mai messo in discussione, non riesce a dare grande prova di sé). Sempre nel 1990 esce "Kool-Aid", un mini album con otto pezzi. |
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L'anno successivo esce "The Globe", ed è un grande successo commerciale soprattutto negli States, dove viene eletto disco d'oro. Grande fortuna anche per il singolo "Rush" che viene nominato miglior singolo dell'anno dal settimanale musicale Billboard. L'album è caratterizzato da un massiccio uso di campionamenti e remix. Esperimenti abbastanza interessanti che si riflettono nei pezzi di punta come per l'appunto Rush, dov'è presente il campionamento del riff di tastiera di Baba O'Riley degli Who, e nella title track , dove invece impera il giro di chitarra di Should I Stay Or Should I Go dei Clash. Nel 1992 la band si rituffa in una lunga serie di apparizioni live : negli stadi americani con U2 e Public Enemy, al Budokan con i Cheap Trick. La tournee americana è trionfale e si conclude con tre giorni di sold-out al Ritz di Manhattan, dove i concerti sono filmati dalla TV. Si aggiungono anche tour in Australia, Nuova Zelanda , Giappone. L'inizio del 1993 si apre come ha chiuso l'anno precedente, in tour. I concerti sono ad ampio raggio, in giro per il mondo, al seguito di "Zoomerang Tour" , il nuovo tour degli U2. Viene pubblicato "The Lost Treasures of BAD I & II", una compilation di singoli e remix. Nel 1994 si registra un nuovo cambio di nome : da B.A.D. II a Big Audio. Questo è l'anno del nuovo disco "Higher Power", il quale presenta ancora una forte presenza di campionamenti ed elettronica che si fondono con tematiche più classicamente rock. Il mix effervescente di differenti stili caro a Jones si riflette in "Looking for a song" , il singolo del disco. L'intro del pezzo è fatta da sintetizzatori su basi ritmiche dance, poi tutto si apre in chiave rock con una bella melodia. (il brano contiene anche un estratto di Just Get Up and Dance di Africa Bambaataa). Interessante anche l'elettro-ska di Harrow Road, mentre "Rockin' with the Caveman" è stata scritta da Jones per il film "The Flintstones". I Big Audio suonano live con i Suede nel "Modern Rock Live From London" e partecipano anche al "Mick Ronson Memorial Benefit" che si svolge presso l'Hammersmith Apollo a Londra. L'anno successivo i Big Audio cambiano etichetta, per godere di maggiore libertà artistica, passando dalla Sony all'indipendente americana "Radioactive". Nello stesso anno, 1995, viene pubblicato "F-Punk" presentato al pubblico con il vecchio nome di Big Audio Dynamite. Sarà l'ultimo album realizzato dalla band, seguiranno solo Greatest Hits e compilation. In F-Punk Jones ritorna alle sue prime influenze musicali (leggi Clash) e l'album suona complessivamente più rock che dance. Il ritorno ( parziale ) alle origini è rappresentato da I Turned Out A Punk, un pezzo nel quale la chitarra di Mick è di nuovo in primo piano, ed il cantato è in puro stile Clash. L'album contiene , anche se non indicato fra i titoli, un pezzo scritto da David Bowie , Suffragette City. Nel 1996 i B.A.D. sono ancora in tour, la formazione è nuovamente cambiata inserendo un dj fisso (Joe Attard) nelle esibizioni live. Esce per la Sony la compilation "Planet Bad", sintesi di oltre 12 anni di carriera. In primavera il gruppo entra in studio per la registrazione di un nuovo album dal titolo "Entering the new Ride", ma ci sono problemi con la nuova etichetta Radioactive che si rifiuta di pubblicarlo. L'album non verrà mai distribuito, anche se già registrato e mixato. (alcuni brani di "Entering a New Ride" sono disponibili gratuitamente in formato mp3 sul sito dei B.A.D. www.bad.co.uk ) |
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Il finire del 96 vede altre defezioni nella band (il chitarrista Nick Hawkins lascia il gruppo per formare i Dynamo-Jo) che segnano per sempre il destino dei B.A.D. Da ora in poi i B.A.D. non esisteranno più come gruppo vero e proprio, ma alcuni dei loro componenti (Jones, Custance, Attard ) diventano in sostanza dei DJ con il loro Bad Sound System. Girano così molti dance clubs a Londra e dintorni, partecipano ad interminabili rave-party, cercando di unire il pubblico rock con i fans della tecnho. Una operazione certamente innovativa, ripresa attualmente , anche se in forme diverse, dai Basement Jaxx (un duo di dj londinesi). Il trio anima soprattutto le notti del club Maximum a Londra, negli anni 1997-1998-1999, ed esporta il proprio sound-system anche in Svezia e Spagna. Nel 2000 ed anche nel 2001 si segnalano altre esibizioni live del Bad Sound System in particolare a Londra, inserite in quella "club culture" che oggi è il vero underground della metropoli inglese. L'ecletticità e la capacità compositiva di Mick Jones ci hanno regalato, tramite soprattutto i primi lavori dei Big Audio Dynamite, formule musicali innovative ed irriverenti. Libere di spaziare oltre i confini del rock e di raggiungere , coniugandoli, generi agli antipodi. Una visione "senza regole" della musica pop moderna, figlia della lezione degli ultimi Clash che Jones ha rivitalizzato attraverso il suo lavoro con i B.A.D. Un lavoro che rimane, aldilà di una serie di passi falsi , estremamente positivo. |
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Anno 2000 - Mr. Jones suona dal vivo al "Ian Dury Tribute Concert" |
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