IL PASSATO VISTO DA FUTURA
“Un writer newyorkese racconta quando i Clash fecero scoprire
al mondo una nuova musica : il rap”.
di Alioscia (Casino Royale)
Articolo tratto da Rolling Stone del dicembre 04


Il suo vero nome è Leonard McGurr, classe 1955, conosciuto come Futura 2000, solo Futura dal 2000. Ne avevo sentito parlare, da amici che erano coinvolti nella scena hip-hop della prima metà degli anni ’80. Lo avevo visto muoversi nel video di “Radio Clash”, entrare nel negozio, rubare una bombola e aggirarsi nelle strade di New York scrivendo sui muri frasi come : “What have we got ?”, “Tv land”. Quel video, quel pezzo funk, Futura in giro che sbombolava e il banner con la scritta “the clash” che veniva srotolato giù dal tetto del Bond in Time Square, la gente con la schiena a terra che girava e i ghetto blaster in primo piano, tutto questo accostato alla pelle nera del chiodo e alle sue spesse cerniere, alla brillantina, tutto era nuovo, era “fre
sh”. L’incontro fra Futura ed i Clash fu l’inizio di un processo virale grazie al quale l’hip-hop investì il mondo anche nelle roccaforti del rebel rock. “Leonard, la prima volta che ti ho incontrato ti ho chiesto del tuo incontro con i Clash, ti giuro che è l’ultima volta”.



Lui si siede e comincia propria dall’inizio : “Era il 1981 e un promoter mi disse che una band inglese veniva a fare delle date qui a NY e che volevano un banner da usare durante il concerto e me lo commissionò, era lavoro. In quel periodo la Wbls Radio trasmetteva in heavy rotation “Magnificent Seven”, solo dopo capii che si trattava dei Clash. Quando ci incontrammo subito Joe mi chiese di spiegargli quello che stava succedendo; era ancora l’inizio dell’hip-hop, voleva sapere come era la scena, soprattutto i suoi risvolti sociali, voleva capire tutto. Così cominciammo a girare per Manhattan, Brooklyn e Don Letts filmava tutto. E’ dal girato di quei giorni che venne fuori il clip di Radio Clash. Io andavo in giro con i roller skate, per quello sembra che camminavo strano. Alla fine ci trovammo con loro nel nostro studio di registrazione a Brooklyn. Non ci credevamo. Le gig da tre divennero diciotto ed io cominciai a stare con loro in pianta stabile, avevo 23 anni, un rapporto inesistente con mio padre e l’incontro con Joe riempì un vuoto. Lui divenne un punto di riferimento, era diverso da Mick. Mick voleva essere una super-star, Joe invece aveva fame di sapere, di rapportarsi con tutti. Topper cercava sostanze in giro, tutti le usavano, ma lui era veramente perso e Paul stava molto per i fatti suoi.

A volte succedeva che Mick mi dicesse : “Hey Futura vai a comprarmi le sigarette e un hamburger giù all’angolo”. Per me era ok, ma Joe non si sarebbe mai permesso. Ci diedero la possibilità di aprire i loro concerti, ogni sera artisti hip hop sul palco : Funky Four Plus One, Cold Crush Brothers, Grandmaster Flash …. Il pubblico si incazzava, era un audience di punk cocker, Joe usciva e si incazzava a sua volta con loro. Partii e girai con loro per un paio d’anni, cambiai il mio look, anche io giacca di pelle nera. Durante i concerti dipingevo sul palco, fu un’esperienza unica, viaggiai in tutta Europa, per il mondo e con me la mia arte e la mia cultura. Tutto però si stava sempre più incasinando, aria pesante, se Mick entrava in camerino Joe usciva e viceversa. Andammo poi a Los Angeles a registrare Combat Rock, poi …poi finì tutto. Per assurdo rimasi più in contatto con Mick perché comincio in seguito a venire negli States con i Big Audio Dynamite , con Don Letts ci scambiavamo le chiavi di casa tra Londra e New York, lo sento ancora ogni tanto. Quando Joe se n’è andato, ho sentito un vuoto, ho scritto una cartolina alla famiglia. Avevo 23 anni, per me Joe è stato come un padre”.

Nota RadioClash : Nel 1982 Mick Jones compose insieme a futura 2000 un 12” rap dal titolo “The Escapades Of Futura 2000” (etichetta Celluloid). La produzione del 12” è assegnata ai Clash, anche se vi sono dubbi circa il reale coinvolgimento di tutto il gruppo nel progetto.