LOS FABULOSOS CADILLACS
(ARGENTINA , 1985 - …..)

Discografia:

Bares y Fondas (1986)
Yo te Avisè (1987)
El Ritmo Mundial (1988)
El satanico Dr.Cadillac (1989)
Volumen 5 (1989)
Sopa de Caracol (1990)
El Leon (1991)
Vasos Vacios (1992)
En vivo Buenos Aires (1994)
Rey Azucar (1995)
Fabulosos Calavera (1997)
20 Grandes Exitos (1998)
La Marcha del Golazo Solitario (1999)

Line Up:

Gabriel "Vicentico" Fernandez Capello - Voce
Flavio Cianciarulo - Basso
Ariel Minimal - Chitarra
Gerardo "Toto" Rotblat - Percussioni
Mario "Spider"Siperman - Tastiere
Fernando Ricciardi - Batteria
Fernando "Trombo" Albareda - Trombone
Daniel Lozano - Tromba
I Los Fabulosos Cadillacs sono diventati, in quindici anni di carriera, la più importante rock-band argentina ed una delle più importanti di tutto il Sudamerica.
Hanno sfornato dischi ad una media di circa uno all'anno, hanno venduto milioni di copie, suonato davanti a decine di migliaia di persone, collaborato con artisti del calibro di Mick Jones (Clash, B.A.D.), Chris Frantz e Tina Weymouth (batteria e basso dei Talking Heads), Big Youth, Deborah Harry (Blondie).
Il loro stile musicale , una avventurosa fusione di ska, reggae, ritmi tropicali,punk, rock,calypso, musica latina, ha fatto da apripista ad altre interessanti band nate nella metà degli anni 90, come i Macaco ed i Sergent Garcia. Uno stile originale che ha unito la musica della loro terra con i riferimenti musicali provenienti dai caraibi e dalla società anglosassone, mantenendo saldi i propri riferimenti culturali latino-americani.
Operazione certo non facile iniziata nel lontano 1985 a Buenos Aires con il nome di Cadillacs 57, convertito in breve tempo in Los Fabulosos Cadillacs. Il gruppo è inizialmente attratto dal revival ska inglese ed i riferimenti non potevano che essere i Madness, gli Specials, i Selecter dei quali veniva copiata anche l'immagine e l'attitudine. Dopo una serie di concerti a Mar del Plata i L.F.C. vengono subito notati dai discografici locali. Nel 1986 esce "Bares y fondas" un disco di ska moderno e veloce. Nell'anno successivo, il 1987, esce il secondo disco "Yo te avisè" nel quale la band dimostra notevoli progressi tecnici pur restando nel solco della musica ska. I progressi del gruppo vengono confermati anche dal crescente successo di vendite (disco di platino in Uruguay e d'oro in Perù) e di popolarità sia in Argentina che nel resto del Sudamerica . Iniziano i tour in Cile, Perù e Bolivia.

Il disco successivo, "El ritmo mundial", inizia, musicalmente parlando, un processo di contaminazione con altri generi. I Los Fabulosos Cadillacs , sebbene lo ska rimanga una costante nella loro musica, si rivolgono in modo massiccio ed intelligente ad altri stili mixandoli in modo personale senza perdere la carica fisica ed emotiva della loro musica.
La band diventa molto popolare in tutto il continente latino americano ed attira ovunque migliaia di persone durante i suoi energici concerti live.
Il 1989 è invece l'anno di "El satanico dr Cadillac", ma è anche l'anno della forte crisi economica in Argentina che trascinerà per un triennio la band in una sorta di oblio creativo. La popolarità del gruppo ne risente, il disco non è un grande successo ed uno dei componenti storici dei L.F.C., Luciano Jr., abbandona la band per tentare fortuna a Los Angeles.
Il gruppo fa seguire una pausa di riflessione ed un disimpegno dalla scena musicale di Buenos Aires.
Il rientro discografico non si farà comunque attendere. Sul finire del 1989 esce "Volumen 5" che però non lascia tracce particolari.
Stesso esito avrà , mortificato dall'iperattività da studio dei L.F.C., "Sopa de Caracol" (1990).
Dopo un ritorno all'attività live che rigenera il gruppo dal punto di vista creativo, nel 1992 la band partecipa al Festival Rola in Messico insieme alla Mano Negra.
Nello stesso anno esce "El Leon", un lavoro che è testimone di una musica senza frontiera. Un disco che prosegue ed amplia il discorso iniziato con "El ritmo mundial" e che dimostra una ritrovata forza compositiva e di contenuti ("Gallo Rojo" è dedicata al Che) dei L.S.F. .
I brani dell'album includono una fusione di stili (anche all'interno dello stesso pezzo) che comprendono salsa,merengue,rock, ska e reggae. Ma è l'intensità e la vivacità dei pezzi che fanno la differenza rispetto alla scarsa vena dei tre anni precedenti.
La svolta a questo punto è definitiva. L'operazione di caratterizzazione del sound perfettamente riuscita. "El Leon" non sarà un grande successo commerciale, ma sarà determinante per i futuri successi internazionali del gruppo.

Nel 1993 esce "Vasos Vacio" una compilation di brani editi offerta ai mercati internazionali. L'album contiene, oltre alla cover di "Revolution Rock" già ripresa dei Clash, anche due pezzi inediti : "V Centenario" e ,soprattutto, "Matador".
Con "Matador" i L.F.C. raggiungono il grande successo. 300.000 copie vendute, passaggi radio, premi per il video, considerazione internazionale, inserimento della loro musica in film americani dei registi John Cusak e Quentin Tarantino (Curdled).
La band, che nel 1994 pubblica il live "En vivo Buenos Aires", inizia lunghi tour che partendo da Buenos Aires, toccano Cile, Messico, Spagna, e partecipa a festival internazionali insieme a Cypress Hill e Red Hot Chili Peppers. Dal vivo il loro modo di suonare "forte",sempre al limite, vuole essere vicino, per loro stessa ammissione, alle performance live dei Clash, uno dei loro gruppi di riferimento.
Nel 1995 la band pubblica "Rey Azucar" che segue la linea creativa di "El Leon" avvalendosi di collaborazioni importanti come quella di Mick Jones. Il disco contiene una simpatica versione in chiave reggae di "Strawberry fields forever" (Beatles) ,cantata da Vicentico in duetto con Debbie Harry. La critica recensisce molto bene il disco, che sfoggia un rock latino assolutamente personale con forti venature reggae.
L'abilità di mixare diversi generi in un unico contenitore fresco e vitale, è paragonabile a quella della Mano Negra, con minori influenze punk ma con una forte coesione interna. I brani di spicco del disco sono "Paquito" , "Las Venas abiertas de America" (che ripropone il titolo di un fondamentale libro sul continente latinoamericano scritto da Eduardo Galeano), e "Muerte querida".

Il 1997 vede l'uscita di "Fabulosos Calavera", un disco che verrà recensito benissimo. Qualcuno, come il Los Angeles Times, si spinge in considerazioni tipo : "Fabulosos Calavera si può considerare come il Sgt.Pepper' del rock ispanico, un tesoro inestimabile dall'inizio alla fine"; ed anche Spin dichiara " i L.F.C.. potrebbero essere il futuro del rock'n'roll".
A parte gli entusiasmi dei recensori, "Fabulos Calavera" conferma la ritrovata verve del gruppo ed impone la sua miscela musicale all'attenzione internazionale, anche attraverso la prestigiosa vittoria del Grammy come miglior gruppo di rock alternativo. Questi successi porteranno i L.F.C. a suonare davanti a grandi platee (60.000 persone a Buenos Aires - 120.000 in Venezuela in un concerto per i diritti umani) e con ritmi vertiginosi (25 concerti in circa un mese). Dopo la pubblicazione di un greatest hits (1988), nel 1999 i Los Fabulosos Cadillac fanno uscire il loro ultimo lavoro "La marcha del golazo solitario".
Ancora una volta il gruppo fa un passo in avanti (o forse indietro per i fans legati ad un sound più carico e vitale) e caratterizza il disco attraverso la presenza massiccia del jazz insieme ai generi più familiari come lo ska (poco per la verità) ed il rock.
Nel settembre del 2000 il gruppo ha festeggiato i 15 anni di carriera con una serie di tre concerti seguitissimi in quel di Buenos Aires, suonando per ore con grande energia. (gli shows sono stati registrati per un prossimo album live).

Dopo lo scioglimento del contratto con la Bmg i Los Fabulosos Cadillac hanno iniziato una nuova tournee in giro per il "continente desaparecido" e nel resto del mondo, portando la loro musica,la loro vitalità, il loro ritrovato calore a quanta più gente possibile.