JOE STRUMMER
21/8/1952 - 22/12/2002
"Walking it like he talked it"


IL RICORDO DI BILLY BRAGG
BBC News 23/12/2002
BILLY BRAGG : " The Joe I Knew" (traduzione RadioClash)

I Clash sono stati la più ribelle rock'n'roll band di tutti i tempi. Il loro impegno nel politicizzare la cultura pop è stato un marchio determinante nel movimento punk britannico.
Essi erano anche auto-mitologici, una ossessionante massa di stili in contraddizione. Per questo si chiamarono The Clash.
Essi vollero disperatamente diventare delle rockstar ma vollero anche essere differenti. Mentre Paul Simonon faceva brillare i suoi "gloriosi zigomi" e Mick Jones diventava la figura del "guitar-hero", nessuno combattè in modo più coraggioso contro il "gap" che divide il mito dalla realtà, diventando il portavoce di una generazione, come fece Joe Strummer.
Tutti i musicisti cominciano a suonare per ideali ma in seguito li lasciano fuori in attesa del giudizio dei media. E' più difficile invece far sopravvivere gli ideali nei propri fans.

Joe ha aperto la porta del teatro e ci ha fatto entrare, ci ha introdotto furtivamente nel retro dell'hotel per una birra, egli stesso credeva nel potere "positivo" del rock'n'roll. E se non ha cambiato il mondo ha cambiato la nostra percezione di esso. Egli attraversò il dinamismo del punk e cominciò a costruire il punky-reggae party.
Ci ha trascinato, a migliaia, nelle strade di Londra a manifestare a favore del "Rock Against Racism". Ci ha mandati nei garage per avviare il motore delle nostre chitarre elettriche. Mi ha fatto tagliare i capelli. Gli ideali che mi hanno motivato a diventare un musicista non vengono dal punk, neanche dai Clash, ma da Joe Strummer.

La prima ondata di punk bands avevano un'attitudine alquanto ambivalente verso la politica nei tardi anni '70 in Inghilterra. I Sex Pistols, i Damned, gli Stranglers, nessuno di loro, neanche i Jam, si avvicinarono al radicalismo che ha preso forma da quello che i Clash hanno detto e fatto. La prima scena punk degli Stati Uniti non era anch'essa molto impegnata. I Ramones, Talking Heads, Heartbreakers e Blondie, mancavano tutti di impegno politico.
Se non fosse stato per i Clash, il punk sarebbe stato solo dileggio. Invece le liriche incendiarie dei Clash hanno ispirato 1.000 e più band su entrambe le sponde dell'Atlantico ad uscire fuori e sfidare le vecchie generazioni. E la persona alla quale facevano riferimento era Joe Strummer.

Egli fu "the white man in hammersmith palais" che influenzò il movimento della Two Tone (quella di Dammers degli Specials n.d.r.). Ispirò veramente anche i Manic Street Preachers.
E lui non ha mai perso il nostro rispetto. I suoi recenti album con i Mescaleros ci hanno fatto ritrovare Joe ancora una volta ispirato, capace di mixare e fondere stili e ritmi in onore di una società multirazziale.
Al suo concerto finale, a Londra in novembre, Mick Jones salì sul palco con lui per suonare alcuni vecchi pezzi dei Clash. Si trattava di un concerto benefico a favore della lotta dei sindacati dei vigili del fuoco inglesi.
Una delle cose più difficili da fare nel rock'n'roll è quella di vivere nello stesso modo in cui si parla. Joe Strummer ha riassunto questo ideale e, anche per questo, mi mancherà moltissimo.