SKA
- P
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"Planeta
Eskoria" è uscito sul finire del 2000, ma il successo della
band spagnola nel 2001, con diverse acclamate esibizioni in Italia , lo
ha prepotentemente proiettato alla luce della ribalta per tutto lo scorso
anno. Gli Ska - P sono la ska-core band del momento. Grande successo di
pubblico e di critica in tutta Europa, con punte di notorietà in
Francia, Italia e , naturalmente, Spagna. Vengono da un quartiere operaio di Madrid, figli di una classe operaia che ha condizionato e condiziona tuttora il loro modo di essere e di porsi nei confronti della musica. Musica potente ed incalzante, testi molto politicizzati, energia pura al ritmo dello ska che si fonde con punk e reggae. Il ritmo e l'allegria (che persiste anche quando vengono affrontati temi sociali scottanti) sono la chiave di lettura del fenomeno Ska-P. "Planeta Eskoria" è un album maturo, il quinto della band, nel quale il gruppo, pur mantenendosi nel consolidato filone ska-core, riesce a caratterizzarsi con personalità attraverso le 14 tracce proposte. Cosa non facile per altre ska band in giro per l'Italia e l'Europa, che spesso propongono un sound ripetitivo, noioso e privo di fantasia. La potenza dello ska dei madrileni è invece altra cosa : sentite la title-track "Planeta Eskoria" per rendervene conto. Un attacco diretto al potere costituito che passa fra ska, arpeggi new-wave e punk al fulmicotone. Con "Verguenza" si passa ad un levare più classico, veloce e brillante che pone la questione dei massacri perpetrati durante le "corride spagnole", poi lo ska pop antiproibizionista di "Como me pongo" e l'attacco sottovoce di "Naval Xixon", preludio ad una esplosione coinvolgente di ska-punk. Seguono una serie di pezzi tosti come "La mosca Cojonera" (attacco alla morale imposta dalla chiesa cattolica), "Eres una Mas" e "Derecho de Admision" una fiesta mexicana senza freni, tutta ritmo e divertimento. Viva il barrio, il vino, gli amici, le amiche, e la squadra del Rayo Vallecano. Si arriva così al brano forse più bello dell'album, dalla melodia accattivante in stile punk vecchia maniera : "A la mierda", il commento degli Ska-P alla politica della destra reazionaria. Certamente da citare anche "E.T.T.", contro il lavoro interinale, "Violencia Machista" e la conclusiva "Mestizaje" uno ska cosmopolita, simpatico e diretto. I temi socio-politici trattati dagli Ska-P sono in fondo quelli di sempre, ed è difficile riuscire in questi casi a separare i testi dalle banalità. Ma l'idea che ci siamo fatti ascoltando il disco degli Ska-P e leggendo la storia del gruppo, sgombra il campo dai dubbi : gli spagnoli sono persone vere, dirette e sincere. Ed anche la recente firma con una major (la BMG) non ha intaccato il loro atteggiamento. Dice il bravo vocalist Pulpul " Quello che è importante è urlare sul palco ed al pubblico i sentimenti di onestà. Non finiremo mai di urlare che noi veniamo dal proletariato e siamo orgogliosi di questo, la nostra musica nasce dal popolo". Punto e basta. Mauro Zaccuri Voto : 7 |
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