LONDRA 6 NOVEMBRE 1975, ED IL ROCK NON FU PIU' LO STESSO
Breve articolo scritto da Alberto Campo ed apparso su Kataweb Musica nel 2001

"Ventisette anni fa i Sex Pistols debuttavano davanti a una manciata di persone alla St.Martin School della capitale inglese. Era l'inizio di una stagione che si sarebbe conclusa poco più di tre anni dopo con la scomparsa di Sid Vicious. E con la morte del punk".


Un autunno più grigio e freddo del solito, quello di 27 anni fa a Londra. In Gran Bretagna imperversava la recessione ed il governo laburista non aveva ricette efficaci per contrastarla.
Frattanto alla guida del partito conservatore si era insediata l'ambiziosa e risoluta Margaret Thatcher, pronta a dare battaglia per conquistare nel giro di tre anni e mezzo la guida del paese.
Le classifiche discografiche grondavano nostalgia, nella prima settimana di novembre : 45 giri più venduto era "Space Oddity" di David Bowie, una canzone vecchia di sei anni, e tra gli album il primato andava a 40 Golden Greats, collezione di successi di Jim Reeves, crooner morto nel 1964.
Eppure stava per cambiare tutto. Di colpo.

La sera del 6 novembre, nel salone al primo piano del St.Martin's College Of Arts, doveva tenersi un concerto dei Bazooka Joe : banda rock'n'roll di cui era cantante Stuart Goddard, più tardi noto come Adam Ant. Il compito di aprire le danze, tuttavia, spettava a un gruppo esordiente : i Sex Pistols. Era stato Malcom McLaren, che insieme alla stilista Vivienne Westwood gestiva la boutique "estremista" Sex al 430 di King's Road, a scegliere il nome, volendo promuovere appunto il marchio del proprio negozio. Da qualche tempo McLaren curava gli affari degli Swankers, di cui fondatori e membri stabili erano il chitarrista Steve Jones ed il batterista Paul Cook, cui si era unito il bassista Glen Matlock.


Vacante il ruolo di cantante, sino all'agosto precedente, quando superando un provino consistito nell'interpretare "Eighteen" di Alice Cooper di fronte al jukebox di Sex se lo aggiudicò il 19enne Johnny Lydon, detto poi Rotten, "marcio". Con quella formazione e il nome nuovo i Sex Pistols si presentarono per la prima volta in pubblico. "Avevano un aria da teppisti : sembrava non gliene fregasse un cazzo di nessuno", ricorda Adam Ant. "John aveva pantaloni a sbuffo rigati con le bretelle ed una t-shirt dei Pink Floyd con su scritto a biro I Hate. Jones era minuto, tipo un giovane Pete Townshend. Matlock indossava pantaloni schizzati di vernice ed un top in pelle rosa da donna. Paul Cook sembrava Rod Steward, proprio come un piccolo mod". "Fu pazzesco", dice Jones, "ero così nervoso che presi un mandrax". "Cominciò a fare effetto quando attaccammo a suonare, e allora alzai l'amplificatore al massimo. Formidabile : un amplificatore da 100 watt in una stanzetta senza palco. Tutti ci guardavano : in quel momento sembravano un milione di persone".

Poche decine, in realtà : studenti e qualche teddy boy nostalgico degli anni Cinquanta. La presero male: urla, insulti, lancio di bottiglie. Il tempo di cinque canzoni, "Substitute" degli Who, "Whatcha Gonna Do About It" degli Small Faces ed una primitiva versione di "Pretty Vacant", tra queste e qualcuno staccò la spina. Fine del primo concerto dei Sex Pistols. "Neanche un applauso, ma me ne fregai: non lo facevamo per essere amati", commenta John Lydon. Replica la sera dopo alla Central School of Art, e poi il resto è storia : era arrivato il punk .