Speciale M.E.I. /3

SCIOPERO RECORDS




SCIOPERO RECORDS


Sciopero Records è una nuova etichetta discografica ideata, curata e gestita da musicisti. Vuole scoprire e valorizzare quelle "tracce di musica spontanea" che nascono nel nostro paese e che molto, troppo spesso,vengono ignorate o deluse.
L'approccio verso gli artisti sarà quindi quello da "musicisti a musicisti" : aperto, accogliente, appassionato e rispettoso.
Le produzioni della Sciopero Records si avvarranno della collaborazione della label Mescal ( importante etichetta indipendente italiana) e, dal punto di vista tecnico, dell'esperienza di un gruppo intelligente ed eclettico come quello degli Yo Yo Mundi.
Dal mese di novembre sono già disponibili, nel solco di un pop-rock aperto a varie influenze, i primi lavori targati Sciopero Records al prezzo di Lit. 29.900 (vedi recensioni di seguito)
Parliamo di :
"Tribe" dei FNF - Frangar non Flectar
"Immediatezza Elettrica" - dei Buona Audrey

Sciopero Records - Info e contatti :
www.scioperorecords.it - scioperorecords@libero.it
Ufficio stampa e promozione : Luca Trambusti Tel/Fax 02-55.30.17.86

Premessa alle recensioni : i dischi che seguiranno potrebbero essere genericamente definiti pop-rock con diverse, ed anche importanti nel caso dei Buona Audrey, aperture ad atmosfere post-punk. Non stiamo quindi parlando di combat folk-rock , street punk, reggae, ska, dub (i generi che personalmente preferiamo), ma di musica ben eseguita ed interpretata, dai testi spesso interessanti e mai banali. Musica che da la sensazione netta di essere non di maniera, ma completamente "vissuta" dai gruppi che la propongono. Almeno noi così l'abbiamo intesa e tanto ci basta.
Quindi, senza remore ne barriere ideologiche di alcun tipo, e con il giusto spirito critico, abbiamo volentieri ascoltato i lavori di FNF e Buona Audrey.

FNF Frangar non Flectar - "Tribe" (2001 - Sciopero Records)







Massimo Baiocco - Voce, Chitarra
Perez - Basso, Tastiere
Emilian - Chitarra
Caterpillar - Batteria, percussioni


Terzo lavoro per la band romana, titolare di un maturo pop-rock elegante, melodico, ben suonato e capace di ruvide impennate nel "rumore" ai confini del punk ("Un silenzio perfetto").
Un gruppo padrone dei propri mezzi, dalle non usuali capacità compositive, i Frangar Non Flectar.
Un saggio di quanto sopra lo danno i primi 5 pezzi dell'album. Tutti ottimi brani a cominciare da "Giglio Infranto" vicina per intensità emotive a certe cose dei Tiro Mancino, poi "Semplicemente Sorrise" pop song calda ed avvolgente (ricordate i Denovo?) dove la bella voce di Baiocco evidenzia un testo ben strutturato ed evocativo.
"Un silenzio perfetto" è decisamente più aggressiva, paragonabile per carica a "Song 2" dei Blur, con un finale semi-punk in crescita , segue "Sprecami", una soffice ballata pop dalle belle trame chitarristiche che si intensificano nel finale; atmosfere dure e secche in "Rimpiangere" dove è lo sfruttamento sul posto di lavoro a tenere banco. Ne esce la rabbia urlata in faccia al "capo": "ti rivedrò ancora piegato in due, ti rivedrò ancora rimpiangere", grida la frase centrale.
I brani che seguono: "Il complice", "Così facile", "Fragile" sono a nostro avviso al di sotto dei precedenti, incrinando parzialmente, fra atmosfere pop non particolarmente incisive, l'alto standard qualitativo delle tracce precedenti.
I F.N.F. riprendono decisamente il controllo delle operazioni con "Ho speso tutto", frizzante ed ironico elettro-pop alla Battiato e soprattutto con l'ottimo pezzo venato di blues che chiude il disco: "Come sei", benissimo cantato, composto ed eseguito, perfettamente giocato nei toni prima sognanti e poi intensamente elettrici.
Manca poco a questo "Tribe", per essere considerato un "must" nel suo genere, davvero poco.
Ed i Frangar Non Flectar sono l'ennesimo esempio della cronica disattenzione della grande industria discografica italiana.

Voto : 7 +


Buona Audrey - "Immediatezza Elettrica " (2001 - Sciopero Records)







Enrico Di Marzio - Voce, Chitarra
Andrea Posca - Basso
Diego Pangolino - Batteria, percussioni


I Buona Audrey, provenienti da Acqui Terme (AL), si sono formati nel 1996. Al loro esordio discografico (se si eccettuano un mini cd del 1997 ed una partecipazione ad un cd tributo a Nick Drake) propongono un pop spigoloso ed elettrico, impregnato di post-punk anni 80. Un tentativo di abbinare atmosfere scarne ed essenziali (che ricordano, anche per il cantato in italiano, certe cose dei Diaframma, fondamentale band fiorentina degli anni 80) a melodie più fresche ed immediate.
Si percepiscono la volontà e lo sforzo della band di caratterizzare e personalizzare la propria proposta artistica, dai testi alla musica.
Ed "Immediatezza Elettrica" si muove in questa direzione, anche se con qualche pausa e momenti di involuzione.
L'apertura del disco viene affidata a "Le gocce di Stefano", un brano aggressivo e di buon impatto emotivo con il testo che affronta i temi del recupero nell'ambito del disagio mentale, poi "Voce Guida" in cui la scarna struttura iniziale si apre ad una intensa melodia centrale, "Splendida Sindrome" è invece una ballata pop-rock abbastanza mediocre (con parte finale quasi identica nel giro di chitarra a "Boys don't cry" dei Cure).
"Complicaleazioni" è , a nostro avviso, il miglior pezzo dell'album. Ottimo il testo, un invito a spezzare la monotonia e la ripetitività del nostro vivere, ed ottima la costruzione musicale che raggiunge l'apice in un finale vibrante, coinvolgente. Gradevole a seguire il pop di "Cuore Palla" che nella parte centrale strizza l'occhio ai Bluvertigo, mentre "Citta a scacchiera" sembra mancare dello "spirito" giusto per uscire dall'anonimato, segue la strumentale "R.S.R." con richiami al post-punk inglese dei Sad Lovers and Giants ed alle ruvide impennate chitarristiche dei Marlene Kuntz.
Chiudono il lavoro "Vertigini e Guai", un vigoroso punk-rock ben congeniato , "Genius" pop song non particolarmente originale ed infine "May Day",una triste ed intensa ballata dedicata dal gruppo a Jeff Buckley. I Buona Audrey fanno certamente intuire di avere cuore e testa per raggiungere standard qualitativi più alti e maturi di "Immediatezza Elettrica". Forse basterebbe spingere sempre e fino in fondo il pedale delle emozioni .

Voto : 6 +


Mauro Zaccuri