L'intera manifestazione era, a detta della locandina, dedicata a Joe Strummer.
Che sia stato fatto con intento sincero, sarebbe un fatto da appurare,
ma di sicuro il gruppo di Radio Clash era là animato dai migliori
propositi.
Relegato ai margini del palco live, è sorto uno stand veramente
ben riuscito, anche se non dovrei essere io a dirlo, avendone fatto parte.
Comunque, lascio a Mauro Zaccuri il compito di descrivere questo capitolo.
Io mi occuperò di descrivere il gig dei Rancid, headliners della
serata e, loro si, veri fans dei Clash e del buon Joe. Prima di loro si
sono esibiti i Cramps, addirittura fischiati da qualcuno. I tempi sono
proprio cambiati o forse sono ritornati indietro, se considerate le bottiglie
che si sono beccati nel 1980 a Torino, quando hanno fatto di spalla ai
Police.
Una nota a margine: se fischiate i Cramps, cari ragazzi, non capite un
cazzo di rock'n'roll e vi meritate laura pausini (scrivo in minuscolo,
non a caso) o qualche altra bella perla italica! Vi ha disturbato Lux
con l'uccello di fuori? Non fa impazzire neanche me, ma pur sempre meglio
della faccia del cavaliere (vedi nota per laura pausini) che ogni giorno
ci tormenta sugli schermi tv.
Ma, invece del regal membro di Lux, vorrei segnalare l'ancora strepitosa
forma fisica di Poison Ivy, vista nel backstage da vicino e ancora non
riesco a credere sia intorno ai 50! Ho incontrato anche il buon Lars,
gentilissimo e disponibile all'autografo di rito sulla mia copia di Time
bomb (ebbene si, io sono di quelli che si fanno firmare i dischi, ovviamente
dai miei preferiti). Radio Birdman leggermente invecchiati, ma sempre
magri: non oso pensare cosa abbiano fatto per rimanere così!
Espletate le pratiche gossip, vado a commentare brevemente il live dei
Rancid. Sono saliti sul palco intorno alle 22.45 ed hanno fornito un live
pieno di canzoni di And out come
, qualcosa di Let's go, qualcosa
degli altri lp tranne, se non vado errato, Life won't wait (mi chiedo
perché, visto che è un doppio orecchiabilissimo e di gran
qualità, a mio modesto avviso) e anche qualche pezzo del nuovo.
Mi preme puntualizzare che senza tastiere, tutti i pezzi ska oriented
perdono un po'.
Grande energia, as usual, con la base ritmica robusta di Matt+Brett e
la vitalità di Tim - il quale si è occupato più di
arringare e saltellare, che di suonare - per non citare il punkettone
Lars, che ha una voce incredibile, con grande estensione e grandissimo
cuore.
Un paio di pezzi chitarra e voce di Lars, mi hanno fatto venire i brividi.
Prima Wars end, che parla del piccolo Sammy, al quale la madre rompe i
dischi "rossi" di Billy Bragg. Dopo, del suddetto autore, ha
eseguito To have and to have not, dedicata a Joe. Come mi piacciono queste
connessioni musicali.: Rancid che suonano Billy Bragg parlando di Clash!!!
Lars, nell'introdurre il pezzo, ha fatto riferimento ad una dichiarazione
di Bragg, nella quale rivelava il suo desiderio recondito di essere il
quinto dei Clash: ebbene, lui all'Independent si auspicava di rappresentarne
il sesto elemento!
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So che a tutti gli amanti del punk classico o poco commerciale i Rancid
non piacciono. Io invece li adoro, specie quando fanno dischi come And
out come the wolves e Life won't wait. State poi a sentire l'ultimo imminente
lavoro: profumo di Giamaica, ragazzi!!!
E se anche non vi piacessero affatto ma siete comunque fan dei Clash,
dovreste essere grati a Tim & Lars, i quali hanno aiutato il nostro
eroe ad uscire allo scoperto dopo tanti anni, scritturandolo per la Hellcat.
Grazie di cuore guys, che Dio (ovvero Joe Strummer!) vi benedica!
Alessandro
Zangarini
Torino, 11 settembre 2003
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