Speciale M.E.I. /1

Quinta Edizione - Meeting delle Etichette Indipendenti
Faenza 24-25 Novembre 2001





IL CORAGGIO DELL'INDIPENDENZA

E' con vero piacere ed entusiasmo che nelle prossime settimane ci accingeremo a segnalare novità riguardanti sia nuove etichette discografiche sia artisti e gruppi emergenti. La buona presenza di pubblico alla quinta edizione del Meeting delle Etichette Indipendenti (grazie anche agli interventi di artisti come Carmen Consoli, C.S.I., Verdena, Manuel Agnelli) , dimostra l'interesse dei giovani verso le proposte "alternative, indipendenti ed autoprodotte", all'interno del panorama musicale italiano.
Muove il tutto la passione, quella maledetta o benedetta sensazione che non ci permette di vivere senza musica. Una passione però che non scade nella superficialità o nell'improvvisazione amatoriale, ma che si pone come obiettivo la produzione di musica di buona qualità : sia tecnica che di immagine.
Lo scenario del rock italiano, che pure nell'abulia delle major sta proponendo gruppi come i Verdena che riescono a vendere parecchio senza "commercializzarsi" (quasi un miracolo rispetto solo a 10 anni fa), ha un bisogno vitale di questo movimento testardo ed agguerrito,
che si muove fra difficoltà sempre crescenti.
Dal loro coraggio ci arrivano in molti casi le produzioni più interessanti, i gruppi dalle personalità più spiccate ed originali. Ma tutto questo non basta.

LO STATO DEL ROCK ITALIANO

A livello istituzionale ci si dovrebbe aspettare, non certo da questo governo, una maggiore attenzione verso la produzione di rock di qualità in Italia. Un'attenzione che parta dal presupposto che il rock, come più volte ribadito da RadioClash, è anche e soprattutto un fenomeno culturale che non riguarda solo i giovanissimi, ma anche buona parte della società adulta più sensibile ed attenta.
La svolta dovrebbe partire dalla scuola (chi si ricorda dell'ora di musica?) e diffondersi come un positivo virus verso la società. Ciò che si dovrebbe creare è una vera e propria "cultura della musica rock" come fondamentale mezzo espressivo, una cultura che naturalmente porterebbe alla creazione di una solida base composta da una parte di "consapevoli" ascoltatori-fruitori di musica e dall'altra di musicisti-promotori della stessa. Non si tratterebbe però di creare due categorie separate e senza punti di contatto, ma anzi stimolare un processo di comprensione e reciprocità (come solo la conoscenza della materia riesce a produrre ),fondamentale per innalzare lo "spessore" di tutto il movimento.

Probabilmente la ricetta non potrà essere così semplice e lineare , ma il tema di fondo rimane, pesante ed irrisolto.
In attesa che qualcuno colga l'attimo (vero sinistra italiana ?) e si renda conto dell'importanza e dell'attualità di questi temi per il mondo giovanile e non, desideriamo proporre alla vostra attenzione alcune considerazioni di artisti italiani che vivono "da dentro" questa difficile situazione : gli Afterhours di Manuel Agnelli, i Verdena ed i Marlene Kuntz . (fonte RockStar)
Sono considerazioni per buona parte amare ma che evidenziano in ogni caso il desiderio di andare avanti nella battaglia culturale per l'affermazione della musica rock italiana di qualità.

E la caparbietà si sa , spesso paga.


Manuel Agnelli (www.afterhours.cjb.net) : "L'Italia avrebbe bisogno di tantissima professionalità. Bisognerebbe investire molto nella formazione dei fonici, tecnici luci, produttori. Quest'inverno ho intenzione di fare dei corsi dove spiego come compongo i miei brani; gli allievi saranno liberissimi di seguire la propria strada avendo sempre degli esempi, quelli che noi non abbiamo avuto. Purtroppo lo Stato è poco presente nella musica, non esistono decreti legge che possano facilitare l'apertura di locali, sale prove, auditorium e nessuno sembra interessato a proporli. Sono contrario però ad imporre la musica nazionale sui network, giornali o televisione; in Francia, lo Stato ha deciso di aumentare la visibilità della musica nazionale, il risultato? Con questa scusa passa tantissima merda e questo non va bene".
I Verdena (www.verdena.com) : "Innanzi tutto non ci sono spazi al centro sud. O vai in palazzetti dove l'acustica è terribile, o determinate zone le salti del tutto. Al nord non ci sono questi problemi, ma amiamo suonare anche in Sicilia o Sardegna e a volte dobbiamo rinunciare. Sicuramente si dovrebbe ritoccare anche il costo dei dischi ; abbassare il prezzo fino a trovare un giusto rapporto fra domanda ed offerta. Non possiamo fare un disco che costi meno di 20.000 lire, non avremmo la libertà di scegliere il produttore che vogliamo, e dovremmo accontentarci di uno studio mediocre, tutto questo andrebbe a discapito della qualità. Una volta riusciti ad estirpare questi due problemi dovremmo affrontare quello più difficile : la gente. A volte è un handicap essere italiani, l'unica musica accettata è il cantautorato, il resto no. La cosa che ti fa più incazzare è quando ti vengono a dire : "pur essendo italiani siete forti".
I Marlene Kuntz (www.mk-2000.net) : "L'istruzione musicale è una cosa molto importante, ma attualmente non ci sembra all'altezza. I ragazzi a scuola suonano il loro flautino di plastica, è chiaro che si sentono fuori luogo. Magari a casa ascoltano i Blink 182 e gli piacerebbe trovare a scuola una chitarra, una batteria, qualcosa di più contemporaneo e meno inutile. Avere la possibilità di suonare questi strumenti a scuola aiuterebbe anche la parte commerciale della musica. Incentivato il commercio di strumenti musicali i negozi avrebbero la possibilità di abbassare i prezzi, dando la possibilità a tutti di suonare o comporre la propria musica, capirne la qualità e questo forse cambierebbe la programmazione dei network o della televisione. Le due principali emittenti che trasmettono musica si sono ritagliate un mercato loro, hanno un cliché qualitativamente basso e non trasmettono nulla di interessante".


GLI INDIRIZZI WEB DELLE PIU' INTERESSANTI ETICHETTE INDIPENDENTI ITALIANE PRESENTI AL M.E.I. :

Fridge Records : www.fridge.it Nata nel 1995 a Milano, propone musica punk ed industriale.

Mescal: e-mail onmescal@tin.it
Importante ed affermata etichetta. Produce fra gli altri Afterhours, Modena City Ramblers, Subsonica, Cristina Donà, Massimo Volume.

Sciopero Records: www.scioperorecords.it Nuova etichetta nata dal "giro" Yo Yo Mundi. Produce progetti musicali originali e di qualità .
(Prime produzioni : FNF Frangar non Flectar e Buona Audrey)

Skantinato : www.skantinato.it Giovane ed intraprendente etichetta marchigiana nata nel 2000. Produce band rock e combat rock. (Prima produzione : Malavida)

Tube Records : e-mail info@tuberecords.it
Etichetta della provincia di Varese specializzata in produzione di gruppi punk - hardcore - ska (fra gli altri Pornoriviste, Pensione Libano)

Toast: www.toastit.com Storica etichetta (Tedeschi opera dal 1979) pioniera delle produzioni alternative italiane. Catalogo molto vasto. Da qui sono passati : Statuto, Raw Power, Gang, Yo Yo Mundi, Fleurs du Mal…

Nello SPECIALE M.E.I. / 2 di settimana prossima
Presentazione di alcune etichette e recensioni dei gruppi da loro prodotti.

Mauro Zaccuri