IL CORAGGIO DELL'INDIPENDENZA
E'
con vero piacere ed entusiasmo che nelle prossime settimane ci accingeremo
a segnalare novità riguardanti sia nuove etichette discografiche
sia artisti e gruppi emergenti. La buona presenza di pubblico alla quinta
edizione del Meeting delle Etichette Indipendenti (grazie anche agli
interventi di artisti come Carmen Consoli, C.S.I., Verdena, Manuel Agnelli)
, dimostra l'interesse dei giovani verso le proposte "alternative,
indipendenti ed autoprodotte", all'interno del panorama musicale
italiano.
Muove il tutto la passione, quella maledetta o benedetta sensazione
che non ci permette di vivere senza musica. Una passione però
che non scade nella superficialità o nell'improvvisazione amatoriale,
ma che si pone come obiettivo la produzione di musica di buona qualità
: sia tecnica che di immagine.
Lo scenario del rock italiano, che pure nell'abulia delle major sta
proponendo gruppi come i Verdena che riescono a vendere parecchio senza
"commercializzarsi" (quasi un miracolo rispetto solo a 10
anni fa), ha un bisogno vitale di questo movimento testardo ed agguerrito,
che si muove fra difficoltà sempre crescenti.
Dal loro coraggio ci arrivano in molti casi le produzioni più
interessanti, i gruppi dalle personalità più spiccate
ed originali. Ma tutto questo non basta.
LO
STATO DEL ROCK ITALIANO
A
livello istituzionale ci si dovrebbe aspettare, non certo da questo
governo, una maggiore attenzione verso la produzione di rock di qualità
in Italia. Un'attenzione che parta dal presupposto che il rock, come
più volte ribadito da RadioClash, è anche e soprattutto
un fenomeno culturale che non riguarda solo i giovanissimi, ma anche
buona parte della società adulta più sensibile ed attenta.
La svolta dovrebbe partire dalla scuola (chi si ricorda dell'ora di
musica?) e diffondersi come un positivo virus verso la società.
Ciò che si dovrebbe creare è una vera e propria "cultura
della musica rock" come fondamentale mezzo espressivo, una cultura
che naturalmente porterebbe alla creazione di una solida base composta
da una parte di "consapevoli" ascoltatori-fruitori di musica
e dall'altra di musicisti-promotori della stessa. Non si tratterebbe
però di creare due categorie separate e senza punti di contatto,
ma anzi stimolare un processo di comprensione e reciprocità (come
solo la conoscenza della materia riesce a produrre ),fondamentale per
innalzare lo "spessore" di tutto il movimento.
Probabilmente
la ricetta non potrà essere così semplice e lineare ,
ma il tema di fondo rimane, pesante ed irrisolto.
In attesa che qualcuno colga l'attimo (vero sinistra italiana ?) e si
renda conto dell'importanza e dell'attualità di questi temi per
il mondo giovanile e non, desideriamo proporre alla vostra attenzione
alcune considerazioni di artisti italiani che vivono "da dentro"
questa difficile situazione : gli Afterhours di Manuel Agnelli, i Verdena
ed i Marlene Kuntz . (fonte RockStar)
Sono considerazioni per buona parte amare ma che evidenziano in ogni
caso il desiderio di andare avanti nella battaglia culturale per l'affermazione
della musica rock italiana di qualità.
E la caparbietà si sa , spesso paga.
Manuel
Agnelli (www.afterhours.cjb.net)
: "L'Italia avrebbe bisogno di tantissima professionalità.
Bisognerebbe investire molto nella formazione dei fonici, tecnici luci,
produttori. Quest'inverno ho intenzione di fare dei corsi dove spiego
come compongo i miei brani; gli allievi saranno liberissimi di seguire
la propria strada avendo sempre degli esempi, quelli che noi non abbiamo
avuto. Purtroppo lo Stato è poco presente nella musica, non esistono
decreti legge che possano facilitare l'apertura di locali, sale prove,
auditorium e nessuno sembra interessato a proporli. Sono contrario però
ad imporre la musica nazionale sui network, giornali o televisione;
in Francia, lo Stato ha deciso di aumentare la visibilità della
musica nazionale, il risultato? Con questa scusa passa tantissima merda
e questo non va bene".
I Verdena (www.verdena.com)
: "Innanzi tutto non ci sono spazi al centro sud. O vai in palazzetti
dove l'acustica è terribile, o determinate zone le salti del
tutto. Al nord non ci sono questi problemi, ma amiamo suonare anche
in Sicilia o Sardegna e a volte dobbiamo rinunciare. Sicuramente si
dovrebbe ritoccare anche il costo dei dischi ; abbassare il prezzo fino
a trovare un giusto rapporto fra domanda ed offerta. Non possiamo fare
un disco che costi meno di 20.000 lire, non avremmo la libertà
di scegliere il produttore che vogliamo, e dovremmo accontentarci di
uno studio mediocre, tutto questo andrebbe a discapito della qualità.
Una volta riusciti ad estirpare questi due problemi dovremmo affrontare
quello più difficile : la gente. A volte è un handicap
essere italiani, l'unica musica accettata è il cantautorato,
il resto no. La cosa che ti fa più incazzare è quando
ti vengono a dire : "pur essendo italiani siete forti".
I Marlene Kuntz (www.mk-2000.net)
: "L'istruzione musicale è una cosa molto importante, ma
attualmente non ci sembra all'altezza. I ragazzi a scuola suonano il
loro flautino di plastica, è chiaro che si sentono fuori luogo.
Magari a casa ascoltano i Blink 182 e gli piacerebbe trovare a scuola
una chitarra, una batteria, qualcosa di più contemporaneo e meno
inutile. Avere la possibilità di suonare questi strumenti a scuola
aiuterebbe anche la parte commerciale della musica. Incentivato il commercio
di strumenti musicali i negozi avrebbero la possibilità di abbassare
i prezzi, dando la possibilità a tutti di suonare o comporre
la propria musica, capirne la qualità e questo forse cambierebbe
la programmazione dei network o della televisione. Le due principali
emittenti che trasmettono musica si sono ritagliate un mercato loro,
hanno un cliché qualitativamente basso e non trasmettono nulla
di interessante".
GLI INDIRIZZI WEB DELLE PIU' INTERESSANTI ETICHETTE INDIPENDENTI
ITALIANE PRESENTI AL M.E.I. :
Fridge
Records : www.fridge.it
Nata nel 1995 a Milano, propone musica punk ed industriale.
Mescal: e-mail onmescal@tin.it
Importante ed affermata etichetta. Produce fra gli altri Afterhours,
Modena City Ramblers, Subsonica, Cristina Donà, Massimo Volume.
Sciopero Records: www.scioperorecords.it
Nuova etichetta nata dal "giro" Yo Yo Mundi. Produce progetti
musicali originali e di qualità .
(Prime produzioni : FNF Frangar non Flectar e Buona Audrey)
Skantinato : www.skantinato.it
Giovane ed intraprendente etichetta marchigiana nata nel 2000. Produce
band rock e combat rock. (Prima produzione : Malavida)
Tube Records : e-mail info@tuberecords.it
Etichetta della provincia di Varese specializzata in produzione di gruppi
punk - hardcore - ska (fra gli altri Pornoriviste, Pensione Libano)
Toast: www.toastit.com
Storica etichetta (Tedeschi opera dal 1979) pioniera delle produzioni
alternative italiane. Catalogo molto vasto. Da qui sono passati : Statuto,
Raw Power, Gang, Yo Yo Mundi, Fleurs du Mal
Nello
SPECIALE M.E.I. / 2 di settimana prossima
Presentazione di alcune etichette e recensioni dei gruppi da loro prodotti.
Mauro
Zaccuri