Line
Up :
Line Up :
Stefano "Cisco" Bellotti - Voce, Chitarra
Roberto Zeno - Batteria
Arcangelo Cavazzuti - Tastiere
Francesco Moneti - Chitarra
Franco D'Aniello - Flauto, Tromba
Massimo Giuntini - Bouzouki, Charango
Massimo Ghiacci - Basso
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I
Modena City Ramblers, dopo l'importante abbandono di due componenti
storici della band, si rituffano nel lavoro imprimendo con "Radio
Rebelde" un cambiamento di rotta alla loro proposta musicale.
Vengono così parzialmente accantonate le tematiche folk di matrice
irlandese per un percorso alla "Manu Chao", denso di reggae,
dub e campionamenti. Il sound, le voci in sottofondo (siano esse di radio
sudamericane, di Gino Strada, dei manifestanti di Genova), i riferimenti
culturali, legano in modo maturo e convincente questo disco.
"Radio Rebelde" è ancora un album militante, che rivendica
con forza ed ostinazione il diritto di protestare e di sperare in un "altro
futuro possibile", ed allo stesso tempo sottolinea un delicato passaggio
artistico della band, che potrebbe offrire per il futuro interessanti
sviluppi.
L'ascolto inizia con "Ramblers Dub",un bel dub mixato a sonorità
gaeliche e voci arabe in sottofondo. Una sintesi del cambiamento. "Una
Perfecta Excusa " , il cui testo è scritto da Sepulveda, è
"costruita" sul modello Manu Chao con melodia e riff di tromba
che entrano velocemente in testa. Seguono l'andina "Carretera Austral",
dove emerge in tutta evidenza l'amore per il continente desaparecido,
e "La Legge Giusta" in cui le voci iniziali mettono i brividi
per la loro cruda drammaticità, mentre il pezzo si snoda in una
classica combat-song sui fatti sanguinosi di Genova 2001. Bel pezzo davvero.
"Primo Potere" è un reggae intriso di musicalità
celtica, "Maisha" mette in evidenza percussioni e melodie provenienti
dall'Africa, il giro armonico di "Veleno" ricorda molto il basso
di Simonon in "Guns of Brixton" dei Clash, ed è un reggae
di buona fattura, ben strutturato. Sensazioni di Maghreb, Napoli e mediterraneo
si impongono nell'ascolto di "Pirata Satellitare", dalle atmosfere
care agli Almamegretta. Si arriva così a "Ghetto" altro
brano molto bello dal testo intenso e partecipato. Apertura combat con
chitarre spinte e rabbiose.
"Mamagrande" riporta tutti verso i suoni dell'America Latina,
in "Newroz" le voci arabe distanti esplodono in una patchanka
di suoni folk- ska dai Balcani. Le dolci "Terra del Fuoco" e
"Triste, Solitario Y Final" chiudono il disco attraverso sonorità
ancora una volta reggae ed andine con la voce di Cisco in gran spolvero.
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"Credi davvero che ancora qualcuno voglia ascoltare la tua voce ?",
chiedono i Ramblers in "La Legge Giusta". Noi vogliamo ancora
ascoltare la loro. La sensazione è che se proseguiranno con convinzione
nella strada tracciata da questo "Radio Rebelde", potranno confezionare
nel futuro produzioni veramente eccellenti. Bravi M.C.R.
Mauro
Zaccuri
Voto
: 7
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