MODENA CITY RAMBLERS
"Radio Rebelde" ( Universal - Febbraio 2002)



Line Up :

Line Up :
Stefano "Cisco" Bellotti - Voce, Chitarra
Roberto Zeno - Batteria
Arcangelo Cavazzuti - Tastiere
Francesco Moneti - Chitarra
Franco D'Aniello - Flauto, Tromba
Massimo Giuntini - Bouzouki, Charango
Massimo Ghiacci - Basso


I Modena City Ramblers, dopo l'importante abbandono di due componenti storici della band, si rituffano nel lavoro imprimendo con "Radio Rebelde" un cambiamento di rotta alla loro proposta musicale. Vengono così parzialmente accantonate le tematiche folk di matrice irlandese per un percorso alla "Manu Chao", denso di reggae, dub e campionamenti. Il sound, le voci in sottofondo (siano esse di radio sudamericane, di Gino Strada, dei manifestanti di Genova), i riferimenti culturali, legano in modo maturo e convincente questo disco.
"Radio Rebelde" è ancora un album militante, che rivendica con forza ed ostinazione il diritto di protestare e di sperare in un "altro futuro possibile", ed allo stesso tempo sottolinea un delicato passaggio artistico della band, che potrebbe offrire per il futuro interessanti sviluppi.
L'ascolto inizia con "Ramblers Dub",un bel dub mixato a sonorità gaeliche e voci arabe in sottofondo. Una sintesi del cambiamento. "Una Perfecta Excusa " , il cui testo è scritto da Sepulveda, è "costruita" sul modello Manu Chao con melodia e riff di tromba che entrano velocemente in testa. Seguono l'andina "Carretera Austral", dove emerge in tutta evidenza l'amore per il continente desaparecido, e "La Legge Giusta" in cui le voci iniziali mettono i brividi per la loro cruda drammaticità, mentre il pezzo si snoda in una classica combat-song sui fatti sanguinosi di Genova 2001. Bel pezzo davvero.
"Primo Potere" è un reggae intriso di musicalità celtica, "Maisha" mette in evidenza percussioni e melodie provenienti dall'Africa, il giro armonico di "Veleno" ricorda molto il basso di Simonon in "Guns of Brixton" dei Clash, ed è un reggae di buona fattura, ben strutturato. Sensazioni di Maghreb, Napoli e mediterraneo si impongono nell'ascolto di "Pirata Satellitare", dalle atmosfere care agli Almamegretta. Si arriva così a "Ghetto" altro brano molto bello dal testo intenso e partecipato. Apertura combat con chitarre spinte e rabbiose.
"Mamagrande" riporta tutti verso i suoni dell'America Latina, in "Newroz" le voci arabe distanti esplodono in una patchanka di suoni folk- ska dai Balcani. Le dolci "Terra del Fuoco" e "Triste, Solitario Y Final" chiudono il disco attraverso sonorità ancora una volta reggae ed andine con la voce di Cisco in gran spolvero.


"Credi davvero che ancora qualcuno voglia ascoltare la tua voce ?", chiedono i Ramblers in "La Legge Giusta". Noi vogliamo ancora ascoltare la loro. La sensazione è che se proseguiranno con convinzione nella strada tracciata da questo "Radio Rebelde", potranno confezionare nel futuro produzioni veramente eccellenti. Bravi M.C.R.

Mauro Zaccuri

Voto : 7