Hepcat "Push'n'Shove"
(Hellcat Records - 2000)


Line Up :
Greg Lee - Vocals and Percussion
Deston Berry - Keys and vocals
Dave Fuentes - Bass
Efren Santana - Tenor Sax
Kincaid Smith - Trumpet
Scott Abels - Drums and Percussion
Aaron Owens - Guitar




Ho sentito per la prima volta gli Hepcat dal vivo a Bologna durante la rassegna dell'Independent Days Festival del 1999. (nella stessa giornata avrebbe suonato, sotto un diluvio universale, il redivivo Joe Strummer con i suoi Mescaleros). La band americana mi fece subito una grande impressione nonostante quello non fosse certamente il contesto adatto per un gruppo che dovrebbe preferire i clubs agli spazi enormi dei mega-festival.

Gli Hepcat sono tutti ottimi musicisti, tecnicamente molto preparati e con grande talento. Il loro ska (in realtà il termine è riduttivo perché la musica abbraccia molti generi di derivazione giamaicana come diremo più avanti) insieme a quello degli amici Slackers (qualche gradino sotto) , è quanto di meglio si possa ascoltare oggi a livello mondiale.
Un sound ligio alla tradizione caraibica, puro, raffinato, frizzante, per niente urlato.

La conferma delle loro grandi capacità, ci viene da questo "Push'n'Shove", loro quarto album. Un lavoro assolutamente completo, di grande classe. Lo ska si unisce al soul, al calypso, al bluebeat, al rocksteady, al reggae. I riferimenti musicali vanno ai classici del genere : Skatalites , Desmon Dekker, Marley .
La title track "Push'n Shove" è il marchio di fabbrica di questo disco, uno ska lento "vecchio stile" poggiato su una leggera ed accattivante melodia.
Si prosegue con una cover, "Tek Dat", dove lo ska lascia lo spazio alla bellezza tropicale del calypso. "Prison of Love" è uno dei migliori pezzi dell'album, un caldo e languido motivo ska-soul cantato benissimo dall'ospite Karina Denike, segue "The Ronnie" un brano strumentale in rocksteady style, dove la classe del gruppo è in piena evidenza nei soli di chitarra e fiati.
Anche in "Daydreamin'"e "Comin'On Strong" è il rocksteady più classico ad imperare con belle melodie che mettono in evidenza la voce di Greg Lee.
Un caldo e sensuale reggae lascia l'impronta sulla dolce "You and I", mentre lo swing e le atmosfere jazzate sono il tappeto musicale di "Beautiful" dove ancora una volta emerge il vocalist.
"The Region" conquista il titolo di vero ska anthem, un brano bellissimo ed esemplare nella sua costruzione. Seguono la cover "Gimme Little Sign"di Brenton Wood eseguita nel rispetto della tradizione, il fugace dub di "Lude", il gran lavoro di sax e tromba in "The Spins", per arrivare alla stupenda chiusura di "Live On", il miglior pezzo di questo "Push 'N Shove", nel quale tutto è perfetto, anche il testo che invita alla perseveranza, ad amare, ad andare avanti nonostante tutto.

Noi proseguiamo solo per dire che ci auguriamo un grande successo commerciale e non solo di critica per gli Hepcat. Se mai dovesse esistere una "giustizia" in campo musicale (ma qualche dubbio l'abbiamo), questa dovrebbe necessariamente premiare il puro talento degli Hepcat.
Disco assolutamente imperdibile per tutti coloro che hanno nel cuore i ritmi caraibici.

Mauro Zaccuri

Voto : 9