Garbo - Soerba
Recensioni Italia/2
Nuove produzioni dalla Mescal




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La Mescal è l'etichetta indipendente più importante a livello nazionale. Inutile quindi da parte nostra dilungarci sul suo profilo. Diciamo solo che fra i musicisti Mescal figurano gruppi come : Afterhours, Modena City Ramblers, Subsonica, Yo Yo Mundi, Fiamma Fumana.
Il meglio (o quasi) del rock italico. Quindi è con vero piacere che ci accingiamo a recensire alcune nuove uscite dell'etichetta, con il solito spirito critico e senza preclusioni di alcun tipo.


GARBO - " Blu " (2002 - Mescal)
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Ve lo ricordate Garbo ? "A Berlino…Va Bene" fu uno dei migliori album di "pop-rock italiano" dei primissimi anni 80. Questo smilzo milanese pallido con una voce profonda ed intensa pareva la copia nostrana di David Bowie. Il suo rock decadente farcito di elettronica e proiettato nel futuro fu una fra le cose più interessanti di quel periodo così povero di artisti nazionali di valore . Successivamente ancora dischi, passaggi a Sanremo, cambi di etichetta, sonorità collaudate ed esigenze artistiche volte alla sperimentazione. Ma le luci della ribalta (probabilmente neppure inseguite con convinzione) cominciarono ad allontanarsi e lo si vedeva solo ogni tanto in qualche episodica apparizione TV. Sembrava il tramonto di un musicista originale che aveva saputo fare cose egregie, ma che non riusciva più a trovare lo spunto giusto, in questo certamente non facilitato dal settore discografico nostrano, da sempre culturalmente riluttante a spingere musica di qualità. Il tentativo di rilancio giunge attraverso il sodalizio con Mescal e con la pubblicazione quest'anno di "Blu". Un lavoro dobbiamo dire ispirato, equilibrato e convincente nelle sue 15 tracce. Pur non essendo particolarmente amanti del genere, dobbiamo riconoscere che "Blu" presenta almeno 6-7 brani di ottima fattura e con sicure potenzialità commerciali, sempre che qualcuno le sappia cogliere. E quando parliamo di commerciale ci riferiamo beninteso alla capacità dei pezzi, tecnicamente ben realizzati, di competere ad armi assolutamente pari con i concorrenti nazionali. Perché Garbo a 44 anni ci presenta una miscela sonora ormai collaudata e personale. Il suo pop-rock contaminato con equilibrio dall'elettronica ed i suoi testi "notturni", sono un marchio di fabbrica. Anche la voce, sempre avvolgente e suggestiva, tiene egregiamente lo scorrere del tempo.
"Le Strade Blu" di Garbo (un richiamo alle strade secondarie americane tanto bene descritte nel bellissimo libro dello scrittore Least Heat Moon ?) conducono verso amori notturni giovanili e non, ed esplorano in profondità l'anima durante le ore in cui le luci sono solo artificiali.
Fra i brani certamente da segnalare citiamo "Niente di Più", "Un Bacio Falso" (che è anche il 45 giri), "Oggi va bene", "Un Fiore in Città", "L'Altra zona", "Da Qualche Parte", "Sangue del mio sangue", "Sei" (un omaggio al veloce pop elettronico anni 80 di Gary Numan). Ma lo ribadiamo, è il disco che nel suo complesso risulta di buon livello, senza cadute né passi falsi.
Un disco di pop-rock elettronico che ha le radici negli anni 70, attinge parte della musicalità anni 80 e si confronta con intelligenza con il 2000, perché dice Garbo : "Io sono il tempo che passa, solo il tempo che passa, il tempo che passa…".

Voto : 6,5


SOERBA - " Mangiare Sano" (2002 Mescal)

I Soerba (Luca Urbani e Gabriele D'Amora) nascono nel 1994 e si avvicinano per sonorità e stile ai Bluvertigo con i quali hanno più volte collaborato. "Mangiare Sano" , il materiale che abbiamo ascoltato, è il nuovo singolo del gruppo tratto dall'ultimo album "La vittoria dei Cattivi". Il supporto è stato messo in vendita con l'aggiunta di tre bonus track : "250 AB 009" strumentale, "Mi avveleno la testa", ed una versione live di "Chi Fa Da Sé" .
In effetti un po' poco per giudicare il lavoro di un gruppo. Sospesi fra testi e musicalità alla Bluvertigo e richiami Kraftwerk, i Soerba propongono un pop-elettronico che non ha scaldato i nostri cuori, almeno nelle tracce qui proposte. Qualche trovata interessante si intravede, ma niente che faccia scattare la molla. Meglio ascoltare un lavoro completo prima di giudicare.

Mauro Zaccuri