FRIDGE RECORDS
La Fridge Records è una "storica" etichetta
milanese nata nel 1995, con la compilation "Soniche Avventure"
(vero e proprio punto di riferimento per le bands dell'underground italiano).
La produzione spazia dal punk all'industriale, passando dal post-core
alla canzone d'autore. Eterogeneità di stili quindi, con l'obbiettivo
di proporre nuove tendenze musicali senza freni inibitori.
Fra i gruppi prodotti da Fridge Records ci sono certamente da
segnalare i Crummy Stuff, punk band italiana in azione dal 1994,
che ha partecipato a centinaia di concerti in Italia ed Estero fra i
quali spiccano il "Deconstruction Tour" con No Fx e Good Riddance,
il Beach Bum Festival con Joe Strummer, e l'apertura di un concerto
dei Bad Religion . Per il punk ancora i Senza Benza, buon gruppo
da Latina ed autori di un sound molto influenzato dal pop.
Gli altri stili musicali del catalogo Fridge sono ben rappresentati
dai toscani Deadburger (industriale), dai liguri Peawees,
che suonano un robusto rock'n'roll con nel cuore Clash, Ramones e tutto
il 77, per finire a Claudio Sanfilippo (Premio Tenco alla miglior
opera prima), un compositore raffinato vicino alla migliore tradizione
della canzone d'autore italiana.
Fridge
Records - Info e contatti :
www.fridge.it - info@fridge.it
Sede
: Via Rovigo 11 - 20132 Milano
Tel. 02 - 25.66.652
La
recensione:
"All This And More" 20 x Stefano "Pugnaro" Cervellati
- (2001 - Fridge Records)
Si
tratta di un disco dedicato a Stefano "Pugnaro" Cervellati,
bassista di diverse formazioni dell'area punk bolognese anni 80, scomparso
a 34 anni in un incidente automobilistico.
20 brani dedicati a Stefano dai gruppi più rappresentativi della
Bologna di quegli anni. La musica diventa così l'unico modo possibile
per ricordare l'amico perso.
Fra le tracce del cd ci preme sottolineare la presenza, attraverso il
brano live "Nichilistaggio", dello storico gruppo Oi-punk
dei Nabat, band fondamentale della scena punk italica anni 80.
Insieme a loro i bravi Rude Pravo con la compatta ed aggressiva
"L'uomo più felice del mondo", gli Hong Kong 99
che suonano un veloce punk-rock stile Black Flag con "Nobildonna",
i Malavida! con "Non c'è limite", i Barbie's
Dead con lo sporco rock'n'roll di "Cha Cha Twist", l'Oi!
Classico degli Stab in "Tempi Moderni" e la versione
live conclusiva, intensa e stravolta, del brano di apertura "L'uomo
più felice del mondo", suonata questa volta dai Black
Arabs.
Una bella compilation che ha il merito di ricostruire in musica le tappe
della vita di Stefano Cervellati. Respect.
Mauro
Zaccuri