Speciale M.E.I. /4
Quinta Edizione - Meeting delle Etichette Indipendenti
Faenza 24-25 Novembre 2001



FRIDGE RECORDS


La Fridge Records è una "storica" etichetta milanese nata nel 1995, con la compilation "Soniche Avventure" (vero e proprio punto di riferimento per le bands dell'underground italiano). La produzione spazia dal punk all'industriale, passando dal post-core alla canzone d'autore. Eterogeneità di stili quindi, con l'obbiettivo di proporre nuove tendenze musicali senza freni inibitori.



Fra i gruppi prodotti da Fridge Records ci sono certamente da segnalare i Crummy Stuff, punk band italiana in azione dal 1994, che ha partecipato a centinaia di concerti in Italia ed Estero fra i quali spiccano il "Deconstruction Tour" con No Fx e Good Riddance, il Beach Bum Festival con Joe Strummer, e l'apertura di un concerto dei Bad Religion . Per il punk ancora i Senza Benza, buon gruppo da Latina ed autori di un sound molto influenzato dal pop.
Gli altri stili musicali del catalogo Fridge sono ben rappresentati dai toscani Deadburger (industriale), dai liguri Peawees, che suonano un robusto rock'n'roll con nel cuore Clash, Ramones e tutto il 77, per finire a Claudio Sanfilippo (Premio Tenco alla miglior opera prima), un compositore raffinato vicino alla migliore tradizione della canzone d'autore italiana.

Fridge Records - Info e contatti :
www.fridge.it - info@fridge.it

Sede : Via Rovigo 11 - 20132 Milano
Tel. 02 - 25.66.652

La recensione:
"All This And More" 20 x Stefano "Pugnaro" Cervellati - (2001 - Fridge Records)

Si tratta di un disco dedicato a Stefano "Pugnaro" Cervellati, bassista di diverse formazioni dell'area punk bolognese anni 80, scomparso a 34 anni in un incidente automobilistico.
20 brani dedicati a Stefano dai gruppi più rappresentativi della Bologna di quegli anni. La musica diventa così l'unico modo possibile per ricordare l'amico perso.
Fra le tracce del cd ci preme sottolineare la presenza, attraverso il brano live "Nichilistaggio", dello storico gruppo Oi-punk dei Nabat, band fondamentale della scena punk italica anni 80. Insieme a loro i bravi Rude Pravo con la compatta ed aggressiva "L'uomo più felice del mondo", gli Hong Kong 99 che suonano un veloce punk-rock stile Black Flag con "Nobildonna", i Malavida! con "Non c'è limite", i Barbie's Dead con lo sporco rock'n'roll di "Cha Cha Twist", l'Oi! Classico degli Stab in "Tempi Moderni" e la versione live conclusiva, intensa e stravolta, del brano di apertura "L'uomo più felice del mondo", suonata questa volta dai Black Arabs.
Una bella compilation che ha il merito di ricostruire in musica le tappe della vita di Stefano Cervellati. Respect.

Mauro Zaccuri