Michael
Franti - Voce, Chitarra
Carl Young - Basso, Tastiere
Dave Shul - Chitarre
Manas Itene - Batteria
and many others
Cercavate
un cd per la vostra estate ? Beh
l'avete trovato. Ma non fraintendetemi.
Il nuovo lavoro di Michael Franti non è certo un clone di "Tre
Parole" della quasi scomparsa (fortunatamente) Valeria Rossi, ma
rappresenta un fulgido esempio di ottima black music. Musica che ti fa
stare bene, che mette gioia di vivere. Il musicista di San Francisco non
abbandona per niente il proprio storico impegno sociale, anzi. Solo che
lo diffonde attraverso un sound meno spigoloso rispetto al passato, utilizzando
a mani piene il funky (di ieri e di oggi), l'hip-hop, il soul ed anche
qualche spezia caraibica. Ne esce un suono estremamente godibile, fresco,
positivo, proprio come negli intendimenti del suo autore. I testi si poggiano
su un solido quadrilatero concettuale : pace - amore - musica - impegno
sociale. Sembra quasi banale e retorico parlare di queste cose, ma provate
ad applicarle alla realtà quotidiana ed avrete un mondo capovolto
(in meglio).
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Non a caso (come se Franti volesse rendere esplicite le radici del suo
percorso umano ed artistico) all'interno del booklet del cd troviamo l'immagine
di un megaradiolone con impresse sopra le immagini di Bob Marley e dei
Clash.
E se la musica da sola non risolve i problemi del mondo, può essere
certamente utile a curare il cuore quando soffre. Terapie più o
meno intensive a parte, questo "Everyone Deserves Music" è
un disco intelligente e ben suonato, che si avvale di collaborazioni illustri
come quelle di Sly and Robbie (co-produttori) e del Sergent Garcia. Le
"positive vibrations"vengono subito dispensate con il funk d'apertura
di "What I Be" e con l'hip-hop militante di "We Don't Stop".
Per Franti anche il peggior bastardo della terra si merita la propria
dose di musica (eccole di nuovo le "potenzialità terapeutiche"
della stessa) e ribadisce il concetto attraverso "l'anima irresistibile"
della title-track "Everyone Deserves Music". Dopo l'intensa
soul-ballad "Never Too Late" si arriva al singolo lanciato nel
periodo dell'inizio della guerra in Iraq, quella "Bomb The World"
(si ritrova nel disco anche in versione hip-hop) che è un vero
e proprio manifesto per la cultura della pace.
Ancora una serie di funky arrivano con "Feelin' Free" (vedi
la riscoperta del funk anni '70 di Jamiroquai) ed il caldo "Love
Invincibile", ma le cose migliori a nostro avviso si sentono quando
è la soul music a tracciare il percorso : "Love, Why Did You
Go Away ?" e "Crazy, Crazy, Crazy" sono brani di spessore,
che parlano ancora d'amore e della necessità di rispettare la vita
in assoluto, senza dividerla in gironi di serie A e di serie C (valgono
di più 10 morti fra i militari oppure migliaia di vittime civili?
). Il finale è in mano ai festosi ritmi latino-americani del Sergent
Garcia con la scoppientante "Taxi Radio". "Musica consapevole
per le masse popolari", Michael Franti lascia il messaggio sul retro
del cd. A voi la scelta di raccoglierlo, o almeno sceglierlo come compagno
di vacanze.
Mauro
Zaccuri
Voto
: 7,5
Web : www.spearheadvibrations.com
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