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Dread meets Punk Rockers Uptown - Don Letts, il Roxy e… Esce in questi giorni su etichetta Heavenly 100, "Dread meets Punk Rockers Uptown"- una compilation di 16 storici brani reggae curata da Don Letts. Letts, DJ per eccellenza, seleziona 16 brani che hanno fatto da tramite fra la cultura reggae e il punk, fenomeno esclusivamente bianco fino a questo momento, e che hanno fatto da colonna sonora al Roxy, locale storico del punk londinese. Il viaggio che culmina con il punto d'unione del "dread" con i "Punk Rockers" comincia nel 75, quando Letts gestisce un negozio nella Kings Roads, "Acme Attractions", in cui, oltre a vendere vestiti di seconda mano, jukeboxes e dischi, si suona Dub e Reggae a tutto volume. La musica, più che la merce, sembra attirare i clienti - a pochi metri da Acme Attraction si trova il negozio di Malcolm Mclaren e Vivienne Westwood dove si danno appuntamento i futuri Pistols - il rastafarian Letts comincia a frequentare il negozio di McLaren/Westwood e viceversa. |
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Don Letts |
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Comincia
cosi' uno scambio di "visite" tra i frequentatori dei due negozi che porta
allo sviluppo di nuove idee musicali e non caratterizzate da un comune denominatore:
l'insofferenza per le regole, la mancanza di spazi, il senso di ribellione.
Letts, nato in Inghilterra da genitori giamaicani, rappresenta una generazione che vuole rimanere attaccata alle proprie radici musicali e culturali nonostante lo sradicamento, la ghettizzazione e la marginalità mentre i giovani punk bianchi non si identificano più con la scena musicale dell'epoca. Negli anni '50, caratterizzati da ondate migratorie dall'Irlanda e dai Caraibi il cartello con la frase "No irish, no blacks, no dogs " vietava agli immigrati irlandesi e afro-caraibici di affittare stanze e posti letto nelle pensioni - elemento comune nel passato di Don Letts, figlio di immigrati giamaicani e di John Lydon, di origine irlandese - vent'anni dopo la musica Reggae si unisce al punk per cercare di uscire da una scena musicale ormai stagnante e una situazione politica altrettanto negativa (siamo negli ultimi anni del governo laburista di Harold Wilson e gli anni bui del Thatcherismo incombono sul Regno Unito). In una recente intervista al settimanale londinese "Time Out" Letts critica la musica giamaicana contemporanea, "i cui testi copiano la musica americana, tutti sesso, oro e ego" e ripropone il valore della "vecchia musica", quella che ha affascinato i punk: " John Lydon e Joe Strummer non sono stati affascinati da una cultura distante e aliena. (il punk) non e' stata una fascinazione con l'esotico - eravamo tutti degli emarginati che suonavano insieme- all'epoca il reggae era l'unica forma di musica ribelle (…) per tre anni sono stato l'unico ragazzo di colore nella mia scuola - sono stato sommerso dalla cultura dei "bianchi"; le lezioni dei professori erano distorte e manipolate "L'Uomo Bianco ha scoperto tutto e il mio patrimonio culturale era la schiavitù'. Ma, incontrandomi e scambiando idee con i miei coetanei bianchi, delusi e disinteressati dalla musica dell'epoca (Rod Stewart, gli Eagles), ho scoperto molte cose interessanti, i Cream, Captain Beefheart, Bob Dylan. Questa e' stata la mia vera esperienza educativa." Il Roxy apre e diviene la base del nuovo movimento - Don Letts e' il DJ e Andy Czezowski (che ad Acme Attractions teneva la contabilità) ne e' il manager. Letts propone brani "dub" e gradualmente introduce nella playing lists brani di musica vicina al punk- New York Dolls, MC5, Stooges, Televison - la playing list si tinge di punk quando i primi dischi cominciano ad uscire e sono aggiunti di volta in volta - e' il momento in cui il Reggae lascia un'impronta indelebile su musicisti quali Paul Simonon, John Lydon e Joe Strummer. Letts immortalerà l'esperienza del Roxy in un film, "The Punk Rock Movie", girato in Super8 secondo l'etica "fai da te" del Punk (Il film e' attualmente non disponibile in videocassetta e si spera in un'imminente riedizione). Nonostante sia rimasto aperto solo dal dicembre 76 all'aprile 77, il locale di Neal Street ha avuto un effetto sulla cultura giovanile e sulla musica ben più duraturo - basti pensare all'enorme influenza del reggae sui Clash, sulle Slits e sul bassista dei PIL Jah Wobble - i testi "militanti" del reggae e la semplice struttura musicale hanno facile vittoria sui musicisti punk - di "Police and Thieves", classico di Junior Murvin dall'inimitabile voce in falsetto, alla fine se ne appropriano (con orgoglio e successo) i Clash. Questo CD e' la testimonianza e la colonna sonora di un momento cruciale nella storia della cultura giovanile e il cui effetto si continua a sentire nelle hit parades odierne (basti pensare al basso in gruppi come Leftfield e Groove Armada). |
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U-Roy Big Youth U |
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"Dread meets Punk Rockers Uptown" su etichetta Heavenly 100 - Cat. N 7243 5 35858 2 2 01 King Tubby - Bag A Wire Dub 02 Big Youth - Marcus Garvey 03 Junior Byles - Fade Away 04Tappa Zukie - M.P.L.A Dub 05 Jah Stitch - Black harmony Killer 06 The Congos - Fisherman 07 U-Roy - Wear You to the Ball 08 Tappa Zukie - Rush I some Dub 09 Horace Andy - Pure Ranking (Discomix) 10 The Mighty Diamonds - I Need a Roof 11 Augustus Pablo - King Tubby Meets Rockers Uptown 12 U Brown - Train To Zion (Discomix) 13 Culture - Two Seven Clash 14 Sylford Walker - Deutoronomy 15 Junior Murvin - Police and Thieves 16 Lee Perry and the Upsetters - The Tackro Concetta Maida |
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