MANO NEGRA – “Out Of Time”
(Dvd, EMI Music, Dicembre 2005)


L’hanno fatto come erano loro questo dvd. Un torrente in piena fatto di immagini, suoni, colori, ritmi, idiomi ed umanità da ogni latitudine. La Mano Negra è stata energia purissima buttata nell’arena del r’n’r, “Pura Vida” per parafrasarli, qualcosa di fuori dalle logiche classiche del mainstream.

Joseph Dahan (il bassista), Thomas Darnal (il tastierista) e Phillipe Teboul (il percussionista) si sono messi di buzzo buono ed hanno tirato fuori un prodotto che centra perfettamente lo spirito e le motivazioni di una band che è stata abbondantemente contaminata dai seminali Clash, e che ha saputo imparare la lezione a tal punto da forgiare un nuovo ed irresistibile stile musicale : la cosiddetta “patchanka”, un’insieme di pulsioni elettriche e ritmiche in grado di tenere insieme disinvoltamente il punk e la rumba. “Noi suoniamo reggae, musica latina, ma fondamentalmente siamo un rock band”, diceva Manu Chao ad un organizzatore peruviano cercando di spiegare il genere del gruppo. Già, loro avevano le carte giuste ed hanno giustamente osato : Manu viene da una famiglia di musicisti di origine spagnola in “confidenza” con i ritmi latino-americani , Philippe Teboul portava con se un pezzo di tradizione araba, Daniel Jamet era quello con la più spiccata attitudine punk votata ad apprendere velocemente qualsiasi trama sonora.
Et voilà, la Mano Negra.

Nel documento filmato intitolato “Pura Vida”, in primo piano c’è la storia della band, con interviste, immagini, spezzoni live. Si parte dal ’79 con i concerti nei centri sociali di gruppi come The Flappers, The Hot Pants, Los Carayos, tutte band che hanno contribuito, con idee e componenti, alla graduale formazione del gruppo definitivo costituente la Mano Negra. Poi, nel 1988, la svolta. Manu Chao rimane affascinato dai Les Casses Pieds, una band che suonava dappertutto ed aveva il genio dell’improvvisazione. Unite le forze con il nucleo storico, nasce la line-up definitiva della Mano Negra. Prove in studio, idee a go-go, primo disco (“Patchanka”) e successo immediato, esplosivo. La Mano Negra diventa un gruppo richiestissimo nella scena rock alternativa francese. Dopo il secondo disco, “Puta’s Fever”, la band si lancia in un tour in Sudamerica toccando l’Ecuador (Quito) ed anche il Perù, con un concerto a dir poco avventuroso a Cuzco, nel primo gig concesso ad un gruppo straniero da Sendero Luminoso. Insomma band vera la Mano Negra, istintiva e naturalmente portata a scelte contro corrente rispetto ai ben maggiori (e facili) guadagni che un normale menage commerciale avrebbe garantito. Basti ricordare la scelta di rinunciare ai mega concerti in terra di Francia per suonare in piccoli club a Pigalle, il quartiere parigino a luci rosse. Poi ancora dischi e live act (15 strepitose e seguitissime date) nelle banlieu della capitale ed il trionfale (a Parigi , gratuito) concerto finale alla Defense davanti a 50.000 persone. L’ultima avventura parte è datata 1992 e parte da Nantes diretta a Caracas, in nave, insieme alla compagnia teatrale francese dei Royal De Luxe. Musica e teatro portati nei paesini sudamericani in culo al mondo ma anche nelle grandi capitali del continente desaparecido, come testimonia la performance a Rio de Janeiro quando la Mano Negra suona insieme a Jello Biafra una versione di “Too Drunk Too Fuck”.
Una faticosissima ultima follia che spaccò un gruppo ormai svuotato dell’energia originaria.

A guardare la sezione “Rock’n’Roll Band” si percepisce, quasi fisicamente, l’impatto fisico ed emotivo della Mano Negra dal vivo. Due esempi su tutti : il palco invaso dal pubblico a Monaco (!!) durante l’esecuzione di “Sidi ‘H Bibi” e la carica di “Killing Rats” suonata a L’Avana al teatro Karl Marx con Manu che calma il servizio d’ordine di fronte alla pressione della gente e si butta subito dopo fra i kids.

Poi c’è molto altro in questo doppio dvd, c’è il filmato “Putas Fever”, che alterna gag , in cui sono protagonisti i componenti della band, a immagini del tour sudamericano sopracitato, c’è il documentario “Tournee Generale”, girato nel 1990, che immortala ancora una volta la Mano Negra nella dimensione live, e ancora clips e bonus tracks.

Grande documento quindi, in perfetta linea con la grandeur senza frontiere della Mano Negra.


Mauro Zaccuri