Non avevo mai visto i Selecter in azione e quando ho saputo che avrebbero
suonato a Torino, mi sono scoperto più curioso che dubbioso - queste
reunion lasciano spesso l'amaro in bocca - e questa prevalenza di stato
d'animo ha fatto si che andassi al loro concerto. Del resto i miei due
vinili del gruppo parlano chiaro: la voce di Pauline Black meritava di
essere ascoltata live.
Dopo un intro strumentale e innumerevoli "autocelebrazioni"
dove scandisce il nome della band, Pauline parte sul serio e mi/ci lascia
senza fiato, quello che non manca a lei! La voce è perfetta, un
misto di dolcezza, di aggressività, estensione vocale, in sintesi
una padronanza totale dello "strumento" .
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Il gruppo non annovera più alcun componente del periodo d'oro Two
Tone, ma pare calato molto bene nella parte. Il basso - un ex Bad Manners
- spinge come deve, la tastiera sostiene i brani, dando modo alla chitarra,
altrimenti costretta ad un esclusivo ritmo in levare, di svariare quanto
basta. Il drummer è un uomo che ha sicuramente ascoltato molto
original ska ma del resto è un nero, ce l'ha nel d.n.a.
"Too much pressure" e "Celebrate the bullet" , i primi
due lavori del '79/'80 sono riproposti quasi totalmente - che bello riascoltare
On my radio, Celebrate, Three minute hero etc.- più una manciata
di classici giamaicani, tra i quali "Train to Skaville". Interessante
riproposizione di "Racist Friend", brano degli Special A.k.A,
il quale è introdotto da un breve ammonimento di Pauline, la quale
ci segnala - ce ne eravamo accorti anche noi!!! - che il mondo sta virando
verso destra, una destra intollerante e razzista. Guardando l'audience
afferma che vede molta gente in sala sufficientemente giovane per avere
la forza e l'entusiasmo di dare una svolta a questa tendenza negativa.
Nel corso del concerto dice che ama l'Italia (nel mentre io incrocio le
dita affinchè si eviti di nominare spaghetti e amenità del
genere, ma il personaggio non è banale, per fortuna mi salvo) perchè
noi siamo fans della Two Tone, che è Ska certo, ma per dirla con
lei è "A different kind of beast", praticamente l'equivalente
di "un altro paio di maniche".
Credo che Pauline Black viaggi intorno ai quarantacinque anni, tra l'altro
portati egregiamente. Da cosa si nota, cura molto il fisico con la palestra:
è molto tonica e indossa una specie di corpetto che a volte scopre
un vitino asciutto,da far invidia a molte buzzicone nostrane, che scoprono
tale parte solo perchè si sono fatte il piercing all'ombelico e
non fanno caso ai rotoli di ciccia che mostrano. Ecco l'esito del "velinismo"
imperante in Italia, con tutti i danni che ne conseguono: apparire piuttosto
che essere. Questa però è un'altra storia.
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Saltella
e balla per tutto il concerto, spesso mimando colpi di boxe, la qual cosa
mi fa sospettare che in palestra si dedichi anche a quell'attività.
Ha un aggressività positiva, non teme - e ci mancherebbe - il pubblico
e "flirta" con mods e skins presenti in sala, prendendoli amabilmente
in giro per le loro rigidità e a loro dedica un paio di brani.
Ciò che amo di più in lei è che sorride in continuazione,
come solo una ragazza nera sa fare. Ha ancora la gioia nel cuore quando
canta, la fa stare bene con se stessa, prima di tutto. Ragazzi, cantassi
bene come lei, sorriderei anche io di continuo!
Che dirvi, è tutto . I Selecter ci salutano con un medley tra "Too
much Pressure" e "Pressure Drop" e a me torna in mente
il vecchio Joe. Lo so, sono noioso e patetico, lo infilo dappertutto come
il prezzemolo, ma sappiate (e lo sapete bene) che la Two Tone deve moltissimo
ai Clash, quindi...
Il mio consiglio spassionato è quello di andare a vedere i Selecter
non appena ritoccheranno il suolo italico.
BLACK + WHITE = DYNAMITE (non parlo certo della Juventus...).
Alessandro Zangarini
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