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Track List : Flyover – Tank – Hope – Round Up – Oil – Powerlines – Who Runs The Place – Take Back The Power – Warring Dhol – Tomorrow Begins Today – Melody 7 Nessuna paura, gli ADF non hanno smarrito lo spirito sanguigno e combattivo che ha sempre contraddistinto questo originale collettivo anglo-asiatico formatosi nel 1993 al Community Music Centre di Farringdon, Londra. Poche novità nella formula espressiva, fatta di principalmente di veloce elettro-dub, drum’n’bass e sonorità orientali, ma che ormai sembra virare verso una sempre maggiore contaminazione giamaicana del sound, come già anticipato dal precedente, e fortunato, “Enemy Of The Enemy”. Gran bel disco per impegno politico, spessore ed incisività, questo “Tank”. Come detto non mollano niente gli ADF, il loro impegno militante è ancora la costante di questo lavoro, che denuncia il ricorso alla guerra, al terrore, alla menzogna per fini economici e per la conquista dei mercati. Fra asprezze ritmiche e momenti di rarefatte atmosfere orientali, il collettivo ci ricorda che il tutto è sponsorizzato dalle multinazionali, ed avvolto nell’enfasi meschina della crociata cristiana contro l’infedele. Come
al solito nuovi inserti nella galassia ADF, come il vocalist Ghetto Priest,
dalla voce fine e particolarissima , molto simile a quel grande che di
nome fa Horace Andy. Che gli Asian Dub Foundation siano fra i nostri gruppi preferiti sin dai loro esordi non è un mistero. Ma “Tank” è davvero un lavoro che merita di essere ascoltato, ed il progetto del collettivo deve essere sostenuto, come ogni cosa che parte dal cuore. Nonostante tutto Londra chiama ancora, riaggiornando lo stile. Con gli ADF si balla e si pensa ai massimi livelli.
Voto : 8,5 Web : www.asiandubfoundation.com
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