SKATALITES
Live in Milano - 11 Dicembre 2003 - Rainbow Club


Un monumento della musica ska a Milano e la gente risponde a dovere. Il Rainbow è bello pieno, 800 persone giunte per salutare una band che ha compiuto i 40 anni di attività e che ancora riesce a proporre un sound brillante, dinamico ed ispirato come se nulla o quasi fosse cambiato. Ovviamente l'aspetto fisico dei membri storici del gruppo, Lester Ska Sterling (sax alto) Lloyd Brevett (basso) Lloyd Knibb (batteria), non ha potuto non risentire del passare degli anni, ma vi assicuro che vedere l'energia sprigionata nel suonare il contrabbasso da L.Brevett è qualcosa di assolutamente trascinante, che ben sintetizza il profondo "valore terapeutico" della musica quando questa è suonata con vera passione ed entusiasmo. I giamaicani Skatalities hanno cominciato a fare dischi nel lontano 1964 ("Ska Authentic") diventando i padri creatori dello ska e "generatori" di nuovi talenti che dal sound giamaicano hanno tratto i loro primi successi : Delroy Wilson (citato in "White Man" dei Clash), Desmond Dekker, The Wailers, Lee Perry (altra conoscenza dei clashiani). La scomparsa di un talento come Don Drummond (1969) rischiava di far scomparire la band che invece riappare nel 1983 al Sunsplash Festival di Montego Bay, Giamaica, e l'anno successivo pubblica in Inghilterra "The Return Of the Big Guns". Da questo punto in poi ci saranno ancora dischi, tour e purtroppo altre perdite di membri storici della band come Jackie Mitoo (1990), Tommy McCook e Rolando Alphonso (1998). L'ultima produzione discografica degli Skatalites risale al 2002 con il live "From Paris With Love".

Venendo ora al concerto milanese, vi dico subito che è una stata una serata caratterizzata dalla classe evidenziata dal gruppo e dalla gioia che lo stesso ha saputo diffondere nel corso del live act, una vera festa all'interno della quale era impossibile restare indifferenti. Alla faccia di diverse giovani band che suonano per un'oretta e se ne vanno, gli Skatalites (prima si erano esibiti gli italiani Harddiskaunt) prendono il palco e non lo mollano per due ore, proponendo gli schemi classici ma sempre trascinanti del sound giamaicano fatto da ska, rocksteady e dosi di reggae nel ricordo di Bob Marley. Ritmi sincopati, assoli riservati in ogni brano alla sezione fiati, talento e simpatia profusi a piene mani. Alla base del successo del loro concerto ci sono tutti questi elementi ai quali aggiungo gli interventi di una cantante di colore (della quale purtroppo non conosco il nome) dotata di una splendida voce ed indubbie qualità sceniche, e l'efficacia del sax tenore suonato da Cedric Brooks. Le dita veloci di Brevett non hanno mai smesso di scivolare precise sul contrabbasso ed il suo inconfondibile "richiamo rasta" apriva ogni singolo pezzo, dalla storica "Guns of Navarone" a "Pata Pata", "Thinking of You" e "When I Fall in Love". Il loro groove ha entusiasmato il pubblico che li ha richiamati a gran voce per i tradizionali bis. Un calore sincero che ha colpito anche Lester Sterling, un vecchietto fino a quel momento abbastanza compassato, ma che nel corso degli "encores" ha provato con successo anche qualche passo di danza. Pura fiesta, ed una certezza : la buona musica non conosce età.
Concetto semplice e scontato ma da tener sempre presente, perché ogni tanto ce ne dimentichiamo. Thanx Skatalites !!

Mauro Zaccuri

N.B. : Nel loro 40esimo anniversario (1964-2004) gli Skatalites pubblicheranno un DVD (febbraio 2004) ed inizieranno un lungo tour mondiale agli inizi di marzo.