COMBAT ROCKERS UNITED/1

Ecco i primi lavori pervenuti dalle band dopo il nostro invito contenuto nelle scorse newsletter.
Grazie a tutti i gruppi che ci hanno inviato il loro materiale.
Questa pagina vuole essere semplicemente una finestra ed una opportunità di contatto fra la gente ed i gruppi che si ispirano o hanno tratto ispirazione dal sound e dall'esperienza a 360° che i Clash hanno rappresentato.
Come tutti voi saprete, fare concerti, registrare dischi, o semplicemente esprimersi, sta diventando veramente sempre più difficile per un certo tipo di gruppi in questo paese. "Combat Rockers United" è una modesta iniziativa, che utilizza unicamente questo sito come cassa di risonanza , ma che comunque rappresenta l'ennesimo, testardo tentativo di mettere in comunicazione idee, gruppi, persone che si riconoscono nelle stesse radici. Tutti coloro che si ritrovano in queste parole sono invitati a prendere contatto con RadioClash.it . Per ogni gruppo troverete il relativo sito web per eventuali contatti o approfondimenti.

THE PRISONERS



Band dal quartiere romano di Portonaccio, i Prisoners si costituiscono nel 1999 iniziando a suonando cover dei Clash. Dalle cover ai pezzi in proprio il passaggio è breve. Incominciano a fare concerti, nei locali di Roma, nei centri sociali, e realizzano anche un paio di demo, uno dei quali, "La Solita Storia", ha buona diffusione ed ottiene positive recensioni. Il loro demo più recente del giugno 2004 anticipa quello che sarà il nuovo album che uscirà per Rage Records, ed offre tutto ciò che la punk band capitolina esprime in termini di sound e di liriche. Quello dei Prisoners è classico punk rock che guarda al '77, mai velocissimo, ma ben strutturato e complessivamente efficace nelle soluzioni armoniche. Musica in presa diretta, senza fronzoli, alla quale forse manca quella dose in più di aggressività che potrebbe far fare un ulteriore salto di qualità al tutto. I temi trattati nei testi (in italiano) sono quelli riconoscibili in molte band del genere : disagio, alienazione urbana, rifiuto della politica istituzionale e del "pensiero comune". Fra i pezzi ascoltati (demo ed altri brani che entreranno a far parte del disco) quelli che ci hanno maggiormente colpito sono : "Prisoners 99", "Spegni Mtv", "Odio i Vip", "La Solita Storia", ma come detto quasi tutti i brani sono di buon livello.
Quello che certamente non manca ai Prisoners è la voglia di suonare e di far sentire la loro voce. Se li aiuterete a farlo non potranno che crescere ancora.

Info : www.prisoners99.net


RAZZAPPARTE



Nascono nel 1995 a Viterbo e suonano musica Oi!, pescando nella tradizione delle storiche band inglesi come Blitz o Cockney Rejects, senza dimenticare il dinamico punk-rock che fu dei Partisans.
Le loro convinzioni antifasciste e antirazziste li hanno di fatto avvicinati allo SHARP (Skinheads Against Racial Prejudice), fino a farli partecipare ai raduni di Cremona e Milano di questa organizzazione. La band ha condiviso il palco con gruppi storici come Klasse Kriminale, Red Alert, Reazione ed i già citati Cockney Rejects. Il loro cd "Servi o Ribelli" sprigiona rabbia ed energia a piene mani. Le due chitarre conferisco al sound uno spessore importante, in evidenza nei brani più tirati del disco, quelli che preferiamo. Apre il lavoro la tosta "Il Posto dove Vivo", testimonianza della vita desolata in una città "periferica" come Viterbo (ma si è sempre più "periferici" anche a Milano), tematica poi ripresa anche con "La Città dei Morti". Molto intensa e partecipata anche la denuncia contenuta nella successiva "Dietro Le Sbarre", rabbiosa e incalzante la title track "Servi o Ribelli", ritmiche frenetiche in "Rabbia" e "Scegli", orgogliosa e determinata "Marchiati a Vita" nonostante "forse stiamo un po' invecchiando e le canzoni non sono più le stesse".
Prova convincente per una band che anche attraverso i suoi singoli componenti lavora per promuovere, attraverso varie iniziative, l'amato Oi! . A tal proposito il 22 e 23 Ottobre 2004 si terrà a Roma presso il CSOA "La Strada" un festival denominato "Quale Destino per l'OI !", al quale parteciperanno, fra le altre, band come Klaxon, Payback, The Stab, Rappresaglia, Steno & Laida Bologna Crew.

Info : www.razzapparte.net
www.cityofthedead.it


BERENICE BEACH



A dire il vero in questo caso il cd è arrivato a noi in modo indiretto, tramite un amico del sito che ce li ha segnalati calorosamente, inviandoci il loro lavoro. E non senza ragione.
La band si forma nel 1998 nella periferia est di Milano, e nel giro di un anno pubblica il suo primo 45 giri che permetterà di incrociare sul palco, fra gli altri, gruppi punk del livello di Sub Humans e Uk Subs.
Nel febbraio 2002 esce "Runaway" su Decibel Records, il primo lavoro dei Berenice Beach, quello che abbiamo ricevuto. Dopo un buon numero di concerti la band entra in contatto con l'etichetta tedesca Mad Butcher Records (vede nelle proprie fila anche i bravi Derozer), che ristampa il cd d'esordio e lo distribuisce in tutta Europa. Si apre così la possibilità per i Berenice Beach di fare diverse date in Germania, Austria, Slovenia.
Dopo aver ascoltato un paio di pezzi di "Runaway", vengono subito in mente i Rancid di Tim Armstrong (nei loro pezzi più tirati) e gli svedesi Bombshell Rocks (quelli di "Cityrats & Alleycats"), ma se ci si inoltra nelle influenze di qualche componente della band, si nota con chiarezza che anche i Clash hanno avuto il loro bel peso nella costruzione delle "fondamenta" (testi compresi) dei Berenice Beach.
Lo spedito e coinvolgente street punk della band milanese si consolida intorno a tre fattori : la più che buona tecnica di base di tutti i componenti del gruppo, l'efficacia di quasi tutte le composizioni, l'uso non banale della lingua inglese nella scrittura dei testi. L'album in questione diventa così davvero godibile e certamente consigliabile agli amanti del genere. Pezzi come "It's Gonna Be Alright", "R.A.G.", "The Problem", "Jennifer", "Sick Boys", "Last Call", "Runaway", "20.000 Lights" (ci ha ricordato il sound degli inglesi Chron Gen, punk band inglese dei primi anni '80) non possono lasciare indifferenti. I Berenice Beach mettono sul piatto antimilitarismo, anarchia, rifiuto della noia lavorativa, notturne solitudini urbane, ricerca di identità, consapevolezza che il futuro è anche e soprattutto nelle nostre mani. Bel disco con unica annotazione : viste le doti della band sarebbe auspicabile ed apprezzabile, almeno dal nostro punto di vista, qualche sana contaminazione in più con altri generi. Le sfide sono il sale della vita.
Il loro secondo album dovrebbe uscire entro il 2004, sempre su etichetta Mad Buthcher, anche se recentemente abbiamo sentito voci circa un loro possibile scioglimento. Sarebbe un peccato.

Info : http://digilander.libero.it/berenicebeach/


J.S.S. (Janie Jones Friend's)

Solo una segnalazione per i JSS, Clash Tribute Band dalla provincia di Verona, ormai non più in attività.
Il cd del loro live risalente al giugno 2001, inviatoci da Riccardo, è comunque davvero bello, suonato con grinta e passione. Fra i pezzi proposti nel concerto spiccano le versioni di "Garageland", "Janie Jones", "Clampdown", "What's My Name", "Clash City Rockers".