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Track
List:
Quando
avevamo visto in azione Fermin Muguruza e la sua Kontrabanda allo Street
Beat Festival (aprile 2004 - tappa di Milano), eravamo rimasti fortemente
colpiti dall’energia trascinante di una band che conta una dozzina
di elementi, ed include al suo interno coriste, fiati, polistrumentisti.
Un quadro vivacissimo di colori e suoni, irresistibile ed incalzante,
che vede l’assoluta predominanza di reggae, raggamuffin e ska (solo
qualche concessione per funk e rock) , con Fermin perfettamente a suo
agio nel ruolo di “catalizzatore” della scena, forte della
sua storia, delle sue battaglie politiche in terra basca ed a livello
internazionale.
Questo live, registrato a Barcellona nel gennaio 2004, cattura in modo piuttosto efficace quell’impatto sonoro che è rimasto nella nostra memoria per lungo tempo. Muguruza ha incontrato non poche difficoltà e pressioni politiche durante il tour spagnolo. Le storiche e nette posizioni dell’ex leader di Kortatu e Negu Gorriak a favore della causa autonomista dei paesi baschi hanno generato una serie di azioni di boicottaggio delle autorità spagnole, che hanno negato alla Kontrabanda di esibirsi a Madrid, Valencia, Borriana e Huesca. In
terra catalana, a Barcellona, Muguruza ha invece trovato terreno fertile,
incontrando quello spirito autonomista che ha contraddistinto il suo percorso
artistico. Venendo al disco, il repertorio live offerto non concede molto
spazio ai brani di Kortatu e Negu Gorriak, che si limitano rispettivamente
alla storica “Exterat “ ed alla brillante “Errespetua”
dall’andamento northern soul, preferendo le composizioni della carriera
“solista” di Fermin Muguruza. Ritmi serrati e danze resistenti per un sound che prende il ritmo e non lo molla quasi mai, martellando dalla periferia dell’impero e provando a “rompere il circolo della passività”. Fermin Muguruza conferma l’autenticità del suo spirito ribelle ed il suo essere musicista di caratura internazionale.
Voto : 7,5
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