THE
MOVEMENT
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Lars
Schaedler - Basso
Ci
voleva proprio un nuovo gruppo con questa carica, con questo stile, con
questa fottuta e coinvolgente voglia di resistere, rilanciare e denunciare.
Una band politica ? Ebbene sì, e senza retorica. Se politica vuol
dire in primis rendersi conto di dove e come si vive, se politica significa
scegliere da che parte stare, se politica vuol dire conoscere, protestare
ed organizzarsi, i Movement sono decisamente una moderna band politica.
Ma l'appeal del trio da Copenaghen è complessivo e riguarda naturalmente
il sound ed in qualche modo anche la loro bella immagine (anche grafica)
in chiaro "mod-style". Il
disco si apre con la voce di Fidel Castro : "Abbiamo una missione
internazionalista straordinaria : salvare la rivoluzione a Cuba, salvare
il socialismo a Cuba" che anticipa "How Come?" pezzo secco
e deciso fra accelerazioni, rullate e controtempi alla Who-Jam, ed abrasioni
punk . "Get Pissed" è una delle nostre preferite, un
anthem potente che inizia ska: "con lo spettacolo in tv il tuo cervello
è disoccupato/ non potrai mai sapere ciò che è giusto
e non ci sarà mai reazione/ tu controlli il denaro ed anche i soldati/
che cosa posso mostrarti di nuovo?/ qualcosa di più del mio punto
di vista" , e lascia spazio alla vibrante melodia centrale , "Truth
Is
" è più melodica come timbro ma non per questo
meno trascinante : "La verità è che dobbiamo organizzarci/
solo qui nell'immondizia/ il silenzio non può essere sentito, torniamo
a lottare/non lasciarli inghiottire il tuo cervello/ con i soldi ti ingannano
/ e fanno sporchi affari politici/ Avanti, la libertà non è
a buon mercato lo sai/ va fuori nelle strade/ noi ci stiamo muovendo al
ritmo giusto/ Destrorsi e fascisti, conservatori e classisti / Sponsorizzati
dai ricchi e protetti dalla polizia/ La verità è che dobbiamo
organizzarci
"
Con "One way culture" entra in scena un reggae lineare che si fonde con le onnipresenti sonorità beat, mentre la successiva "Turn Away Your Faces" ci offre una grande apertura che introduce la voce roca e carica di Lukas Scherfig. Melodie, vertiginoso lavoro del basso di Schaedler, gran pezzo. Anche "Wasted Youth" non è da meno, energica e rabbiosa denuncia che anticipa "Still an Echoe" l'immancabile ballata chitarra-voce, che però in questo caso è tutt'altro che un riempitivo, ma un pezzo sopra le righe a livello compositivo : "Tu compri i politici / compri la migliore polizia/ ma ci sono modi migliori di vivere rispetto a questa merda/ perché c'è ancora l'eco delle voci / di tutti i giovani ragazzi giù nelle strade/ che non potranno mai soffocare/ anche se sono colpiti dalla polizia/ che viene giustificata a tutti i livelli/". Un riff di chitarra è la chiave per accedere alla grintosa "Losing You", ma i nostri favori vanno al pezzo seguente : "Control Your Temper" (ricordate la frase di Strummer al pubblico sovraeccitato prima suonare "White Riot" nel film Rude Boy ?) l'attacco ska è la miccia per l'apertura esplosiva di un pezzo travolgente. Brillante ed elettrica "Play It Safe" introduce la melodia un po' scontata di "I Need You" , l'unico cedimento dell'intero album, che infatti chiude con la tosta "Throw It All Away" : "Non posso negare di percepire/ che stiamo correndo in uno spot/ di cui pretendiamo essere all'interno/ con le cose che non abbiamo/ noi continuiamo con qualcosa che non abbiamo scelto/ stiamo salendo solo per cadere giù/ ci hanno portato via la voce ed i sogni/ hanno lasciato che il nostro cuore si perdesse e poi hanno buttato via tutto/ aprite gli occhi e guardate cosa avete perso e provate a pensare cosa desiderate veramente" , e con l'energia vibrante di "Waiting", "c'è una sola cosa che possiamo fare : alzarci ed essere lì, abbiamo bisogno che generiate questa generazione !" . Una
serie di canzoni che trasudano onestà e passione come è
difficile ascoltare ultimamente. Un sound che trova nel passato tutti
gli elementi di modernità per vivere e farsi sentire nel presente. Mauro Zaccuri Voto : 8,5 Web
: www.themovement.dk
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