CARAVANE DE VILLE
" Casbah " (Cyc Promotions - Aprile 2004)

Line up :
Sara Piolanti - Voce, darbouka, piano
Deborah Walker - Cori, piano, violoncello
Giovanni Rubbiani - Chitarra acustica, piano
Erik Montanari - Chitarra elettrica
Nicola Bonacini - Basso
Marco Rutelli - Congas, Djembe
Michele Mazzieri - Batteria



Quello che "viene fuori" da questo disco è un genuino amore dei Caravane de Ville per il mondo mediterraneo, con particolare predilezione verso il Maghreb. Un rapporto romantico orientato a cogliere, di quest'area così affascinante, i diversi aspetti che la rendono unica. La drammaticità del dolore e della sofferenza, l'esplosiva sensualità di passioni, colori e odori, la vibrante bellezza ed autenticità dei luoghi, della storia, della natura. Ci dicono che non siamo simili, ci insegnano a prendere le distanze da tutto ciò che sa di arabo, ci impongono una visione separata di due mondi che sono (e saranno) invece costretti a comunicare.



La musica dei Caravane de Ville (una creatura di Giovanni Rubbiani, ex MCR) è un tentativo di dialogo, un ennesimo passaggio che prova a riannodare i fili della necessaria conoscenza e tolleranza reciproca. Prima di loro i Mau Mau (non a caso Tate Nsongan suona e canta in un paio di brani del disco) hanno provato con successo ad intraprendere questo apprezzabile percorso, e lo stesso discorso vale, anche se in misura diversa sotto il profilo del sound espresso, per i napoletani Almamegretta.

"Casbah" è un disco complessivamente riuscito, con buoni testi, e dove il folk mediterraneo viene integrato da percussioni, sprazzi di elettronica ("Uragano"), rap. L'intreccio è poi completato dalle eccellenti qualità canore di Sara Piolanti, la quale riesce ad imprimere il proprio "segno blues-rock" al tutto. Forse la band, ma è solo una nostra opinione, dovrebbe lavorare un po' di più sulle aperture melodiche perché alcuni brani sinceramente tradiscono le attese emotive sollecitate dalle atmosfere iniziali ("Tempi Tribali", "Uragano") e puntare inoltre a rafforzare il proprio rapporto con rap ed hip-hop per imprimere ancor più forza al sound.
Ma brani come "Casbah" (non c'è niente da fare, le voci arabe utilizzate in questo modo fanno la differenza), "Pomeriggio Tropicale" e "Nostra Signora dei Diseredati" sono davvero pregevoli, maturi, giocati come sono su intense atmosfere, cantati emozionali (da citare Aziz Riahi in Casbah) e cariche di rap della posse tunisina Wled Bled. Piacevoli anche le pulsanti emozioni orientali di "Hanabel" e "Jamila", giocata su un tappeto di percussioni e sonorità che coinvolgono, e "La Verità è nascosta" dolce ballata dal sapore "afro".

Una proposta da non sottovalutare questa seconda prova dei Caravane de Ville, che dimostrano di avere sensibilità e capacità compositiva. "Casbah" lascia la sua traccia e fa intravedere un futuro interessante per il meticcio gruppo emiliano.

Mauro Zaccuri


Voto : 7


Web : www.caravanedeville.com