RANCID - (USA 1991 - ...)

Discografia:

- Rancid (Epitaph, 1993)
- Let's Go (Epitaph, 1994)
- …And Out Come the Wolves (Epitaph, 1995)
- Life Won't Wait (Epitaph, 1998)
- Rancid (Hellcat/Epitaph, 2000).

I Rancid nascono nel 1991 a Berkeley - Usa. I fondatori della band Tim Armstrong (voce-chitarra) e Matt Freeman (basso), si conoscono da una vita e socialmente provengono dalla working class di Albany.

I due avevano già suonato insieme negli Operation Ivy, una band di ska-punk piuttosto apprezzata. Con l'arrivo del batterista Brett Reed si completa il terzetto che da vita al primo nucleo dei Rancid. La band firma nel 1993 con la Epitaph Records e nello stesso anno pubblica il suo primo ed omonimo "Rancid", preceduto da un tentativo, fallito, di far unire alla band Billy Joe dei Green Day alla chitarra. Sul finire dell'anno il gruppo trova la sua definitiva struttura con l'ingaggio di Lars Frederiksen (chitarra-voce), già chitarrista degli UK Subs durante la loro fase finale. L'arrivo di Frederiksen completa il quadro soprattutto dal punto di vista dell'identità musicale dei Rancid.

Infatti l'album successivo "Let's Go" permette alla band di raggiungere un buon successo commerciale, in particolare con il singolo Salvation che compare addirittura nelle playlist di MTV. In Let's Go i cori del duo Armstrong-Frederiksen si inseriscono con ottimi risultati su un tappeto di robusto punk, misto a ska e rock'n'roll. La specificità dei Rancid rispetto alle altre bands punk ed hard core dell'East Bay è ormai chiara. La matrice del loro punk è britannica, non americana. Le canzoni sono compatte, aggressive con cori ritmici che poco concedono alla melodia tanto cara ad alcuni gruppi di punk americano. I testi sono pieni di rabbia filoproletaria, i loro concerti dal vivo sono al fulmicotone. Ecco perché molto spesso i Rancid vengono dipinti come la versione moderna dei Clash degli esordi. Anche la band non ha mai negato la grande influenza esercitata dai Clash sul loro percorso musicale, suonando anche una bella ed energica versione di "Cheat", sull'album tributo dedicato alla mitica band inglese: "Burning London" (1999 - Sony).

Sono inutili i tentativi delle major di legare contrattualmente la band: i Rancid rimangono fedeli alla Epitaph che li ha lanciati, e che lascia loro la massima libertà d'azione. Nel 1995 viene pubblicato
"And Out Come the Wolves" che conferma ed amplifica il successo commerciale di Let's Go. Tre brani sopra tutti : Roots Radicals - Time Bomb -Ruby Soho. L'interesse dichiarato per il reggae e quello suonato per lo ska (Time Bomb) si concretizzano qui con grande efficacia. Le chitarre viaggiano cariche anche in "Journey to the end..", "Disorder and Disarray" e "The way I feel". "And Out Come the Wolves" è un ottimo disco punk, di punk classico stile 77 opportunamente rivisitato , non velocissimo, ma intenso, sentito, suonato.

Seguono una notevole serie di concerti ed una sosta che dura fino al 1998, con l'uscita di
"Life Won't Wait". Il disco
è registrato nel corso di un anno passando da San Francisco, Los Angeles, New York, New Orleans e Giamaica . Nel disco le influenze musicali della "musica nera" si fanno più palpabili anche grazie alle collaborazioni con gli Hepcat ("Hoover Street") e con Buju Banton (forse la maggiore espressione del reggae a livello mondiale). Non mancano in ogni caso pezzi tirati come il punk anthem "Bloodclot". Un disco variegato quindi, per certi versi ambizioso. Ma ancora una volta un disco vero, un disco targato Rancid.

Successivamente, nel 2000, esce "Rancid" il secondo disco omonimo della band. Un disco velocissimo, aggressivo, sorprendente. Quando tutti si aspettavano lo sviluppo di tematiche musicalmente "meno tirate", ecco la svolta. Brani di 2 minuti sparati in faccia a tutti, senza rispetto, senza cedere a nessun compromesso. Piacciano o no, questi sono i Rancid, questo è il punk-rock.