CLASH : MANIFESTO OF PUNK - INTERVISTA A MICK JONES ( Settembre 1978 )
(Stralcio di un articolo tratto dal Los Angeles Times - Di Robert Hilburn)
Traduzione RadioClash

Quando il punk raggiunse la vetta delle classifiche in Inghilterra lo scorso anno, molti ragazzi smisero di cercare i loro modelli in band come gli Yes o i Jethro Tull e saltarono sul vagone delle nuove punk bands.
La corsa del punk, comunque, deragliò quando i Sex Pistols, la migliore punk band inglese, non si affermarono in USA durante il loro tour.
Le case discografiche hanno continuato a far uscire dischi punk, ma in cuor loro non ci credevano molto. Anche le altre band di quel periodo stanno modificando il loro corso; molti dei gruppi più aggressivi si stanno convertendo nel power-pop o nella new wave. Il punk adesso e una "passività commerciale".
Nessuno si vuole associare al punk. Nessuno. Eccetto i Clash.
"Noi siamo una punk rock band. Noi siamo il vero spirito punk del '76 in Inghilterra " dice Mick Jones, chitarrista dei Clash. Lo intervisto mentre è seduto sul divano di un motel di West Hollywood. Come Rotten dei Pistols, Jones tende ad esagerare gli effetti delle sue dichiarazioni, ma con il proseguio dell'intervista, la sua conversazione diviene più naturale, rivelandolo come uno spiritoso, provocatorio osservatore della scena rock.

I Clash stanno ultimando la realizzazione del loro secondo album, registrato negli States, a San Francisco. La CBS ha dichiarato di volere un disco con un sound di qualità, capace di affermarsi anche negli States. Per questa operazione è stato scelto Sandy Perlman (che ha già lavorato per i Blue Oyster Cult). A riguardo Jones dice "Avevamo alcune riserve, non sapevamo se eravamo disposti ad accettare qualcun altro in studio oltre a noi. Un produttore è come un traduttore. Sono persone con orecchie fatte a portafoglio. Ascoltano cosa puoi dare e cercano una strada per essere sicuri che il tuo prodotto venda. Ma Perlman è un giusto. Posso imparare da lui. Ma se la CBS spera che lui possa fare "aggiustamenti" con il nostro suono, ne resteranno sorpresi." Tornando a discutere degli esordi del fenomeno punk in Inghilterra, Jones afferma che "la differenza fra noi ed i Sex Pistols era che noi eravamo più ottimisti mentre i Pistols cantavano no future. Ma io ho un grande rispetto per i Pistols, sono il mio gruppo preferito. Alcuni dicono che c'è antipatia fra di noi, ma è tutta spazzatura. Noi potremo essere più popolari fra la gente, ma i Pistols erano veramente grandi".

Jones prosegue parlando del binomio Clash - Politica.
"Io sono interessato alla politica, voglio denunciare molti falsi luoghi comuni come la politica inglese, ma noi scriviamo anche di altri temi. Non siamo interessati solo ad uno o due soggetti. Io scrivo riguardo ogni cosa che mi interessa. E la cosa che più mi interessa è la forza e l'eccitazione che il rock'n'roll può dare alle persone. Vidi i Mott the Hopple alcuni anni fa e non dimenticherò mai l'eccitazione che c'era in quel locale…le persone diventavano pazze. Cominciai a capire che volevo diventare un rocker. Quella sera mi mostrò l'impatto che la musica può avere sulla gente. Successivamente pensai a queste cose per intere settimane. Ho avuto un periodo difficile nella mia vita. La musica è stata una delle sole cose che mi hanno fatto resistere.
Con il passare del tempo sono riuscito crearmi una band, ma all'inizio quelle emozioni sembravano scomparire. Poi una serie di nuovi gruppi hanno cercato di far rivivere quella vecchia energia . Ecco cosa fu lo spirito punk del '76 in Inghilterra".

Poi il discorso ritorna sul nuovo lavoro che uscirà negli USA a novembre ed al quale seguirà un tour già programmato. Dopo le reazioni conservatrici ai gigs dei Sex Pistols negli States, il futuro commerciale dei Clash potrebbe essere altamente a rischio.
Gli stessi argomenti usati per criticare i Pistols potrebbero essere utilizzati per i Clash : i temi trattati sono troppo inglesi, la musica troppo primitiva … Jones non si nasconde le difficoltà su questo tema e dice : "Anche l'audience in Inghilterra quando il fenomeno punk partì era apatica ; ma dobbiamo provare, non c'è posto adatto al rock'n'roll come l'America. Se ci fosse un modo per distruggere i gruppi rock americani , sarebbe la perfezione. Io penso che questi tipi di gruppi, e quelle inglesi che vogliono copiarli (tipo i Foreigner), sono un cancro da estirpare.
E' giunto il tempo per noi di venire qui con un manifesto di cambiamento. E tutto che possiamo fare è provarci. Se la gente non riesce a vedere che noi siamo la rock'n'roll band degli anni '70, questo è un loro problema".