INTERVISTA DI "BASSIST MAGAZINE" A PAUL SIMONON ( Ottobre 1999 )
(Articolo di Scott Rowley - Traduzione RadioClash)

Paul Simonon, il solo membro dei Clash che è rimasto nella band dai primissimi esordi sino alla fine, è seduto in un ristorante a Notting Hill , e risponde a domande che nessuno gli aveva posto prima.
"Ho una cosa da dire circa il ruolo di bassista", dice cacciandosi qualcosa in bocca. "Non ho mai voluto avere un'immagine di bassista tipo Entwistle (Who) o Bill Wyman (Rolling Stones), impassibili sullo sfondo. Quel tipo di ruolo era troppo deprimente. Può essere che quella sia la natura del lavoro di un bassista o lo fosse in passato; il bassista come uno che reggeva la fortezza, che parlava a lungo con il batterista , lasciando agli altri apparire come folli ed estroversi. Ma per quale motivo non possiamo tutti essere considerati estroversi?"

B.M. : Ho letto che all'inizio eri stato invitato alle audizioni dei London SS come cantante.
Paul : Conobbi un ragazzo che era un batterista, ed un giorno, mentre camminavamo in Notting Hill, due ragazzi ci fermarono e chiesero al mio amico :"Sei un batterista ?", e lui rispose "Si", "allora vieni alle audizioni di una nuova band". Io li seguii insieme a lui. Una volta arrivati nella sala prove incontrai Mick Jones, Brian James, Tony James, e diversi tipi in attesa del loro turno per la prova di batterista. E Mick, o uno di loro, mi chiese ad alta voce se ero un cantante. Io risposi di no. Loro mi dissero se volevo provare. Ci provai e cantai su un testo di una canzone a me sconosciuta , una canzone mi sembra di Jonathan Richmond . Non avevo mai sentito quel pezzo in vita mia, ho cercato di calarmi nel testo ma non avevo grandi possibilità di successo. Ma la cosa veramente strana fu quella di vedere un ragazzo nell'angolo della stanza che mi fissava attentamente. Le mie prime parole verso di lui furono "Sei il loro manager?", e lui "Perché, cosa te lo fa dire?". Era Bernie Rhodes. Nel giro di un paio di giorni dopo "l'audizione", Bernie disse a Mick di liquidare il suo gruppo e di metter su una nuova band con me.

B.M. : Ovviamente a Rhodes piacque la tua attitudine aldilà della tecnica.
Paul : Si, e Bernie fu anche responsabile dell'entrata di Rotten nei Sex Pistols. Il resto del gruppo non si era molto appassionato nel sapere che Rotten avrebbe fatto parte della band, in particolare per il modo di essere di Johnny. Loro avevano altre idee circa il cantante….. Tornando a noi Bernie fu veramente il solo responsabile della mia entrata nel nuovo gruppo in fase di formazione.
B.M. : Eravate consapevoli di essere nella scena punk in quel momento?
Paul : Non era ancora realmente iniziata. I Pistols facevano occasionalmente alcuni shows, ma il fenomeno punk era qualcosa che giunse un po' più tardi. Dopo qualche mese noi provammo veramente a costruire un gruppo con un batterista vero. Si aggiunse a noi anche Keith Levene alla chitarra. Dopo qualche tempo vedemmo Joe Strummer con i 101'ers e pensammo "prendiamo al volo Joe per il nostro gruppo". Lo facemmo e quello fu il reale inizio della storia dei Clash. Non abbiamo mai capito i gruppi che pensano di essere in vacanza, con assenze prolungate. Noi abbiamo lavorato veramente non-stop, tutti insieme.

Una volta in sala prove, Joe prese un pezzo di calce e tirò una riga sul pavimento e disse "Da questa parte ci sono i musicisti, e da quest'altra ci sono gli "entertainers", le persone di spettacolo". Io e Joe eravamo da una parte, Mick e Topper dall'altra. La nostra (mia e di Joe) attitudine era : ok, ci sono un po' di note sbagliate, ma ci interessa veramente?. Noi volevamo vedere la gente ai concerti saltarci un po' intorno, volevamo vedere un po' di eccitazione, volevamo essere persone anche di spettacolo. Così quando Mick Jones lasciò il gruppo, fu un grande cambiamento, perché avevamo perso il musicista del gruppo.