GANG
(Italia, 1984 - ...)
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Discografia
: -Tribe Union (Autoprodotto , 1984) - Barricada Rumble Beat (Autoprodotto , 1987) - Reds (CGD , 1989) - Le Radici e le Ali (CGD, 1990) - Storie d'Italia ( CGD , 1993) - Una Volta per Sempre (CGD , 1995) - Fuori dal Controllo (WEA , 1997) - Controverso (WEA , 2000) |
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La provincia rossa marchigiana. Il punk. I Clash. La voglia di far musica, di uscire, di dire. I fratelli Severini (Sandro e Marino) hanno tratto da questi presupposti la necessaria energia per una lunga ed onorevole carriera. Un percorso musicale ancora vivo, nonostante tutto sia iniziato nel lontano 1984. Alla fine degli anni '70 la prima folgorazione con la scoperta del fenomeno punk durante un viaggio a Londra . Il punk non è solo il fulmine che abbatte i mausolei imbolsiti del rock, ma è anche un fenomeno sociale e di aggregazione giovanile . E' la chiave per ridare voce, attraverso la musica, ad intere generazioni . Sandro e Marino rimangono affascinati dal gruppo che più di altri ha riassunto le caratteristiche sociali, politiche e di contrapposizione del punk : i Clash. Sul finire del 1979 esce London Calling e sarà il definitivo innamoramento, la base su cui costruire il progetto Gang. Dopo anni di concerti in giro per le Marche, nel 1984 esce l'autoprodotto "Tribe Union" Ep di 8 pezzi sotto la totale influenza Clash, sia a livello di sound che d'immagine. I testi sono in inglese. Sarà quindi l'impegno sociale, sia nelle parole che nel concreto, a caratterizzare l'esordio dei Gang, unito ad un sound compatto ed efficace, senza fronzoli. L'impegno politico porta il gruppo ad entrare in contatto con personaggi "sintonizzati" sulla stessa lunghezza d'onda. E' il caso dell'amicizia che lega i Gang con Billy Bragg, folksinger inglese dai testi bellissimi ed impegnati. Il secondo lavoro dei Gang esce nel 1987, ancora autoprodotto, intitolato "Barricada Rumble Beat". Figurano 12 brani cantati in inglese, espressione di un suono più maturo con maggiori influenze rhythm'n'blues. Nel 1989 la band firma con la CGD senza per questo rinunciare alla propria autonomia musicale ed espressiva. Nello stesso anno esce "Reds" un album nel solco dei precedenti, ancora con testi in inglese, ma con una ulteriore apertura musicale che si concretizza anche nella collaborazione con altri musicisti che suonano il sax ed il violino.Anche se interlocutorio, Reds è, a mio avviso, un ottimo album rock, ben curato nella produzione e ben suonato. In Reds i "Clash italiani" fanno intuire anche future evoluzioni nel progetto musicale della band. Infatti nel 1990 arriva l'album della svolta per il gruppo, e probabilmente, il loro migliore in assoluto, "Le Radici e le Ali". Anzitutto i testi sono in italiano, all'inizio difficili da digerire per chi ha nelle orecchie le melodie in inglese, ma estremamente efficaci ed appassionanti. Addirittura in alcuni casi diventano veri e propri inni da cantare in coro durante i concerti come per "La lotta continua". In modo realmente coerente e coraggioso i Gang scelgono, se ancora c'erano dubbi, con chi stare. Scelgono di stare con il Sud del mondo perdente e sofferente, scegliendo cause quasi disperate. Sono internazionalisti. Suonano ovunque vi sia una giusta causa. Dal punto di vista musicale le "Radici e le Ali" segna l'ulteriore avvicinamento del gruppo alla musica popolare, al folk, abbandonando gradualmente la netta matrice anglosassone del loro sound. Dal vivo comunque, ed io ne ho testimonianza diretta al Rolling Stones di Milano, sono ancora segnati dalla energia vitale del rock. Le uscite discografiche successive sono "Storie d'Italia" (1993), "Una volta per Sempre" (1995), "Fuori dal Controllo" (1997). In questi dischi , per la verità non sempre riusciti, si accentua nettamente la vena della canzone epica e popolare che riporta quasi ai cantori. Il rock è quasi scomparso. Ma il recupero della memoria e delle proprie radici, tanto sviluppato nei testi di questo periodo, serve ai Gang per ripartire con la formula rock classica chitarra - basso - batteria, già ritrovata in parte nell'album "Fuori dal Controllo". Ci ritroviamo così nel 2000 con l'uscita di "Controverso" e con il gruppo che ritrova la strada maestra del rock compatto, energico e senza fronzoli che ha caratterizzato gli esordi. Alcuni testi sono molto belli ("Vorrei" - "Qui"), la musica scorre essenziale su solide trame ritmiche ed armoniche. Massimo rispetto ai fratelli Severini, grazie a loro, in un paese ipocrita e senza memoria come l'Italia, la lotta, per quanto sofferta, continua. |
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