JOE STRUMMER AND THE MESCALEROS
Recensione della rivista americana Billboard al concerto tenutosi il 9/10/2001
a New York - presso l'Irving Plaza. (Traduzione RadioClash)
Joe Strummer prende il palco intorno alle 22,00 in un locale, l'Irving Plaza, affollatissimo (sold-out). Con la sua versatile band, i Mescaleros, mette su un muscolare e variegato concerto costruito intorno al più recente materiale della carriera solistica di Joe, insieme ai classici dei Clash ed a ben selezionate cover versions.

Il live si apre con una triste melodia tutta strumentale che Joe dedica a "tutti i nostri amici a New York", senza menzionare l'attacco terroristico che ha devastato la città circa quattro settimane fa. Cospargendo la prima parte del concerto, durato complessivamente due ore, con brani tratti dal nuovo "Global a Go-Go" ed in particolare con la spirituale "Bhindi Bhagee", Strummer entusiasma immediatamente il pubblico con il suo sound multiculturale.
Joe con il sostegno della band produce sonorità estese e profonde, arricchite dai contributi musicali prodotti dal flauto, dal trombone e dal sax.
Importante anche l'apporto del violinista Tymon Dogg , amico di vecchia data di Joe. Il lavoro di Dogg è fenomenale nella versione di "Yalla Yalla" ed in "Johnny Appleseed". La performance di Joe Strummer ci mostra un uomo equilibrato, sicuro dei propri mezzi, che lavora con passione e divertimento alla ricerca di nuovi successi .
Anche quando suona i vecchi pezzi dei Clash : "Rudie Can't Fail" - "Pressure Drop" - "Police on my Back", non è solo per far piacere alla gente, ma anche per stesso, per provare , in buona fede, sensazioni positive.

Nello show c'è spazio anche per un personale omaggio a Mick Jones, attraverso l'esecuzione di "Somebody Got Murdered" tratta da "Sandinista!".
Ska, reggae, e punk-rock nelle cover eseguite : "A message to you Rudy" (Specials), "They harder they Come" (Jimmy Cliff) e "Blitzkrieg Bop" dei Ramones, sorprendono e deliziano la platea.
Quasi come negli incendiari gigs di 20 anni fa con i Clash , Strummer prende la notte e la sua carriera ed attraverso il brano "Cool'n'Out" ci fa sapere che "Punk rock's what it's all about".
Certamente non sempre nel sound da lui proposto, ma di sicuro nell'attitudine e nel senso di continua avventura che esprime e circonda la sua musica.