Altre
recensioni provenienti da Brooklyn relative ai concerti tenuti da Joe
Strummer.
Traduzioni effettuate da RadioClash
Testi tratti dal sito americano : www.geocities.com/strummernews
4/4/2002
Giovedì - Terza serata
Setlist
: London's Burning - Bindhi Baghee - Shaktar Donesk - Tony Adams - Rudi
Can't Fail - Cool'n'Out - Police & Thieves - Armagideon Time - White
Man in Hammersmith Palais - Bummed Out City - The Harder they Come - Mega
Bottle Ride - Johnny Appleseed - Pressure Drop - Police On my back .
Bis : Take a Walk on the Wild Side - Blitzrieg Bop - I Fought The Law
- Bankrobber .
L'esibizione
di questa serata è iniziata in modo piuttosto tranquillo, ma è
terminata in maniera energica, tanto che il pubblico non se ne voleva
andare.
I Mescaleros hanno iniziato con London's Burning. La canzone seguente
è stata Bindhi Baghee, versione tosta e rock come al solito, seguita
da una bella e partecipata Shaktar Donesk, che ha visto nel mezzo uno
dei caratteristici intermezzi discorsivi di Joe Strummer. Prima di Tony
Adams Joe ha parlato dei prossimi campionati mondiali di calcio; durante
il pezzo stupefacente assolo di sax di Mertin Slattery ed ottimo lavoro
di Luke alla batteria, che si impegna in un eccellente serie di stacchi.
Seguono Rudie Can't Fail ed una rockeggiante Cool'n'Out. A seguire una
delle più belle versioni di Police and Thieves che si siano sentite,
con Joe che canta a squarciagola "all the peacemakers, turn war officers",
e sorride al pubblico che fa "surfing" sotto il palco. Molto
efficace il solo di chitarra di Scott Shield. Quando inizia la linea di
basso di Armagideon Time, il fumo di marijuana si eleva dal pubblico,
accompagnando una versione del brano più solida rispetto a quella
della sera precedente. Seguono White Man e le cover di The Harder They
Come, dopo che Joe informa il pubblico dell'uscita nei prossimi mesi,
di nuove canzoni scritte da Jimmy Cliff.
Ancora Mega Bottle Ride, Johnny Applessed, Pressure Drop che include una
eccellente "jam session". I Mescaleros lasciano il palco alle
note di Police on my Back. I bis iniziano con la cover di Walk on the
Wild side (ancora grande al sax Slattery). Subito dopo Blitzrieg Bop con
la maggior parte del pubblico che poga ed alza i pugni quando Joe grida
"Hey! Ho! Let's Go".
I bis si chiudono con I Fought the Law. Si accendono le luci e lo show
sembra essere terminato. Ma il pubblico continua a rimanere nella sala
gridando "Joe!Joe!Joe!", in modi sempre più forte.
Sorprendentemente, ed a luci ancora accese, Joe ed i Mescaleros ritornano
sul palco e regalano una eccellente versione di Bankrobber.
5/4/2002 Venerdì - Quarta serata
Setlist
: London's Burning - Yalla Yalla - Bindhi Baghee - Tony Adams - Rudie
Can't Fail - Cool'n'Out - Shaktar Donesk - Police&Thieves - Armagideon
Time - White Man in Hammersmith Palais - Bummed Out City - The Harder
They Come - Mega Bottle Ride - Johnny Appleseed - Pressure Drop - Police
on My Back - I Fought The Law
Bis : Get Down Moses - Take a Walk on the Wild Side - Blitzrieg Bop -
Bankrobber
Joe
Strummer ed I Mescaleros hanno messo in piedi uno show sorprendente la
scorsa notte, probabilmente la miglior performance della serie. Erano
naturalmente molto più sciolti rispetto alla serata di lunedì
e non pensiamo possano suonare in modo più coeso e tecnico
una
perfezione totale. Il nuovo pezzo "Get Down Moses" non era in
scaletta inizialmente, ma un po' di gente lo ha richiesto gridando alla
band di suonarlo.
Ed i Mescaleros lo hanno eseguito benissimo, miscelando funky, jazz, reggae,
con il testo legato efficacemente al sound.
E' stata la serata di Martin Slattery (ovviamente insieme a Joe). Brillante
polistrumentista in "Police and Thieves", chitarrista in "I
Fought The Law", ed un migliaio di altre cose che ha fatto anche
con le tastiere. Martin è una figura importante, uno dei membri
fondatori che ha contribuito fortemente ha portare la band su alti livelli
tecnici. La parte migliore del concerto è stata quando Joe è
entrato in una sorta di "trance emotiva" mentre cantava , senza
chitarra, la cover di "Take a Walk on The Wild Side". Veniva
diritto verso l'estremità del palco. I suoi occhi erano semichiusi
e sentivano la calma intensità della canzone; Joe era profondamente
dentro il pezzo con il cuore e con la testa.
Un equilibrio che la band ha saputo mantenere fino al bell'intervento
di sax di Slattery che chiudeva il pezzo. Altre note : Bindhi Baghee è
stata suonata in maniera pesantemente rock (il prossimo passo per questo
brano sarà una versione heavy metal !!!), sublime la versione dell'ormai
classica Johnny Appleseed , con una interessante intro musicale.
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