17/11 - Manchester
18/11 - Glasgow
20/11 - Birmingham
21/11 - Dublin
23/11 - Bristol
24/11 - London
Qualche
fortunato (ma la fortuna spesso raggiunge chi se la merita) amico di RadioClash
ha potuto seguire , da un osservatorio privilegiato, l'intero (o quasi)
tour europeo di Joe Strummer.
Questi brevi flash sono a testimoniare una splendida esperienza ed un
ricordo incancellabile.
Si
deve sottolineare intanto la buona amalgama della band, con i musicisti
che hanno dato prova di ecletticità e capacità tecniche.
Ci riferiamo in particolare a Martin Slattery, capace di suonare chitarra,
tastiere, sax, flauto sempre con risultati eccellenti. Ma anche a Tymon
Dogg (chitarra acustica e violino) ed al nuovo batterista, bravo ed impegnato.
E se inseriamo nel contesto uno Strummer in grande spolvero che da l'anima
per quasi due ore di concerto, terminando sempre il live con la camicia
nera fradicia, capirete che ci troviamo di fronte ad una serie di performance
di ottima caratura ed assolutamente professionali.
Il pubblico, che ha generalmente risposto molto bene alla chiamata dei
Mescaleros, vedeva la presenza di non molti punx, parecchi "splendidi
trentenni e quarantenni", diversi giovani curiosi di sentire la "voce"
del punk targato 77.
La scaletta dei pezzi eseguiti non è stata mai cambiata e si apriva
sempre con una versione riarrangiata di "Minstrel Boy", la folk
song irlandese che chiude "Global a Go-Go".
Poche parole e tanta musica. Praticamente tutto il nuovo disco con "Cool'n'Out",
"Bhindi Bhagee", "Global a Go Go", "Johnny Appleseed",
"Mondo Bongo", "Shaktar Donetsk".
Solo due pezzi di "Rock Art and The X Ray Style" : Tony Adams
e Yalla Yalla (nei bis).
Poi, naturalmente, diversi pezzi dei Clash come "Rudie Can't Fail",
"Police on my back", "Armagideon Time", "Police
and Thieves".
In crescendo i bis concessi : "Bankrobber", la già citata
"Yalla Yalla", la cover di "Message to You" degli
Specials, "London's Burning" e la trascinante "Blitzkrieg
Bop" dei Ramones a chiudere lo show.
I migliori concerti sono stati quelli di Manchester, Londra e Bristol
dove Joe, avendo casa da quelle parti, ha suonato in un'atmosfera particolarmente
familiare.
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