ASIAN DUB FOUNDATION - (INGHILTERRA , 1993 - …..)
Line Up :
Chandrasonic - Guitar, Programming, Vocals
Dr Das - Bass, Programming, Vocals
Master D - Melodic Rap, Voice, Programming
Pandit G - Programming, Vocals
Sun J - Radical Movements, Programming, Voice

Discografia :
Facts and Fictions (Nation Records, 1995)
Rafi's Revenge (London Records, 1998)
Community Music (London Records, 2000)



Gli Asian Dub Foundation si formano a Londra nel 1993, alla London's Farrington Community Music House, una organizzazione nella quale il bassista Dr Das e Pandit G insegnavano ai bambini asiatici i fondamenti della musica tecnologica.
Nella scuola i due individuano subito un giovane talento, il quindicenne rapper Master D, al quale si affiancano Chandrasonic (chitarra) e Sun J , esperto di strumentazione elettronica.
Da subito il loro suono, influenzato dall'uso dell'elettronica, si propone come fra i più creativi ed originali della scena inglese. Non potrebbe essere altrimenti: la miscela sonora ADF propone infatti jungle,reggae,dub,hip hop, musica indiana ed attitudine punk. Essa fonde con sagacia i suoni ed i canti tradizionali indiani ed asiatici con le moderne sonorità ragga-jungle-drum'n'bass.

I clubs inglesi apprezzano da subito la loro forza, la loro capacità di rileggere la tradizione culturale e religiosa asiatica guardando il 2000. I testi delle canzoni sono all'insegna di una denuncia del razzismo dei bianchi nei confronti delle minoranze, un invito, supportato da slogan d'assalto (Massive not Passive !), ad unirsi facendo valere i propri diritti. C'è quindi un senso orgoglioso di appartenenza, ma nessuna concessione ad una visione celestiale della madrepatria India.

Dopo una riuscita serie di concerti che catturano l'attenzione della critica londinese, nel 1995 esce il loro primo lavoro, "Facts and Fictions", un album che, nonostante l'ottimo pezzo Rebel Warrior, ancora non riesce a rappresentare le grandi potenzialità del gruppo, espresse benissimo invece nelle esibizioni live di rara intensità fisico-emotiva.
Durante il 1997 si sviluppa una importante collaborazione con i Primal Scream, che li vorranno con loro in tournee ed apriranno la strada ad una maggiore visibilità del gruppo.

Nel 1998 esce invece "Rafi's Revenge" che li consacrerà all'attenzione internazionale. Rafi's è di una spanna superiore a tutti gli altri dischi di gruppi "contaminati" di quel periodo. Il sacro furore della voce di Master D, i testi politicizzati, l'originalità e l'impatto di pezzi come Assassin - Free Satpal Ram - Black White - Modern Apprentice - Naxalite (superba) - Loot- Culture Move lasceranno il segno.
Il pezzo Dub Mentality è quasi un manifesto programmatico (Dub is the teacher/Jungle is the preacher).

Intendiamoci, Rafi's non è un album facile da ascoltare : è particolare, non catalogabile, con ritmi drum'n'bass serrati e suoni di sitar su tappeti hip hop e voce rap. Ma alla fine conquista inesorabilmente, affascina e "cala" l'ascoltatore nelle atmosfere disegnate dal gruppo. Quello che in ogni caso rimane assolutamente devastante è il già citato impatto live del gruppo. Un giornalista inglese è arrivato a dire, al termine di un concerto degli ADF al London Kentish Town Forum, che gli "ADF sono la migliore live band britannica dai tempi dei Clash".

Senza voler esagerare, posso personalmente assicurare che gli ADF dal vivo sono imperdibili, assolutamente duri e travolgenti, con una sezione ritmica da far paura.
(Live al Rolling Stones di Milano durante il tour di Community Music).


Il gruppo intanto continua la sua azione politica e si rende promotore di una campagna a favore di Satpal Ram, un detenuto asiatico accusato dell'omicidio di un bianco che lo aveva aggredito in un locale di Birmingham. Il successo commerciale ottenuto permette inoltre agli ADF di ottenere fondi dal London Arts Board per istituire ADF Education , un progetto di educazione musicale alle nuove tecnologie, rivolto ai giovani musicisti di tutte le estrazioni sociali.

Nel 1999 iniziano un nuovo tour con i Rage Against The Machine, che è il preludio all'uscita del nuovo lavoro "Community Music" (marzo 2000). E' un disco fortemente atteso che non delude le aspettative. A mio avviso è più lineare rispetto a Rafi's con influenze reggae maggiormente riscontrabili ed anche un maggior uso della strumentazione tradizionale. Come se gli ADF avessero voluto "aprire" la loro musica ad un pubblico ancora più vasto.

Il disco allarga anche l'orizzonte di quella che gli ADF chiamano "Comunità Internazionale", nella quale vengono (nelle note interne al disco) assoldati a pieno titolo : Almamegretta, 99 Posse, Manu Chao, Rage Against the Machine, Zebda, Fugazi, Primal Scream ecc… "Community Music" è dunque un altro ottimo disco. I campionamenti di musica tradizionale asiatica sono maggiori rispetto a Rafi's, ed il crogiuolo di stili musicali sopracitato diventa una miscela praticamente perfetta. "Siamo noi il vero Britpop.Il nostro è il sound urbano della Londra di oggi". Così il bassista ADF Dr.Das colloca provocatoriamente l'asian punk jungle di Community Music.

In effetti l'album offre molti grandi pezzi sui quali costruire un nuovo ed ancora più vasto successo. A cominciare da "New Way New Life" dove l'intro di musica tradizionale indiana si stempera nel reggae, per passare a "Collective Mode" dotato di un efficacissimo attacco da ascoltare e riascoltare. Altri brani di grande spessore sono : Real Great Britain - Officer XX - Riddim I like -Taa Deem - The Judgement - Rebel Warrior (bellissima e ripresa dal primo album) Committed to life. Gli ADF hanno colto nel segno.

Le loro liriche politicizzate, il loro sound indo-londinese con un basso spaccastomaco (Dr Das è un grande musicista), le loro battaglie sociali, rendono entusiasti sia i critici che il pubblico che sempre più li segue. Il loro messaggio è quello di essere se stessi fino in fondo, di comunicare con la gente e di trasmettere gioia, ritmo, energia, rispettando il ciclo naturale delle cose.

Nel corso del 2001 gli ADF stanno registrando il loro nuovo album avvalendosi di molte collaborazioni esterne. Noi possiamo solo attendere con grande fiducia.